Pinterest, oltre che uno strepitoso wedding planner, è (e sarà ancora per molto) uno strumento di marketing come pochi. E ce l’ha fatta chi ha compreso bene l’approccio strategico che c’è dietro, un calendario editoriale definito, pin e descrizioni ottimizzate, un sito strutturato e ricco e un’attività di analisi e misurazione costante.
Pinterest ha tutte le carte in regola per diventare vostro amico e se conosci l’algoritmo dell’amicizia del dottor Sheldon Cooper puoi solo essere d’accordo con me.
Come funziona nella vita reale? Se hai interessi in comune con una persona ci sono buone possibilità di diventare conoscenti prima e amici dopo. Per saperlo devi fare delle domande, analizzare le risposte e cercare dei punti di contatto.
Pinterest lo fa appena ti iscrivi! E si impegna formalmente a farti felice, a modo suo: con le immagini! Non per niente è chiamato discovery engine: ti mostra proprio i contenuti visual cui sei più interessato e ti permette di trovarne per ogni occasione.
E poi non perde occasione di parlare di te: i tuoi pin infatti sono gli unici (tra quelli che regolarmente pubblichi tuoi tuoi canali Social) ad essere indicizzati su Google e presenti sulla serp.
E da bravo migliore amico, non perde occasione di mostrarti con orgoglio alla sua cerchia di amici, dando visibilità ad un pin per 100 giorni circa (3 mesi), nulla a che vedere con i 3 minuti di twitter e le poche ore di facebook e googleplus. E se i contenuti sono piacevoli e strutturati per portare traffico sul sito/blog, stai tranquilli che riuscirai nell’impresa.
Pinterest sa che il tempo è prezioso e vuole fartelo risparmiare, ottimizzando quello trascorso insieme e quello che c’è tra pinterest e le tue vendite, grazie ai buyable pins: un pulsante blu posto accanto al classico “Pin it”. Ti permettono di acquistare un prodotto senza bisogno di abbandonare Pinterest. Questo meccanismo riduce (forse) le visite al tuo sito, ma finalizza le vendite e i tuoi affari migliorano. Ad oggi, chi utilizza Shopify ha accesso ai buyable pins.
Pinterest è un po’ come lo schedario del comune. Hai presente l’ufficio anagrafe e i suoi cassetti scorrevoli infiniti? Ecco su pinterest puoi creare fino a 500 cartelle [board] per organizzare i contenuti visuali [pin], tuoi e di altri utenti.
Ma perché sia sfruttabile per una strategia di marketing, deve essere chiaro, a chi guarda, chi è il proprietario dello schedario. Quindi il primo passaggio da fare dopo aver creato un account Business è di specificare bene tutti i tuoi dati:
Il tuo contenuto di base è quel posto speciale in cui condividi info utili per il tuo pubblico e lo combini con ciò che sai. E siccome le Board sono le bacheche in cui puoi organizzare i contenuti pinnati o repinnati, fai in modo che le board abbiano nomi unici, facilmente comprensibili e rintracciabili nelle ricerche (quindi assolutamente vietati nomi come random pin, blog tour, beautiful place, yoghurt magro).
Le Board del tuo profilo sono come le finestre di una casa:
Il successo di una Board è stabilito da 3 fattori:>
Per ottimizzare la resa, ricorda che non si condividono prodotti, ma esperienze, emozioni, casi d’uso di vita reale, di come un prodotto/servizio risolve un problema comune alle persone. Non si vende, ma si informa e ci si diverte.
Sono come i normali pin ma contengono addizionali informazioni specifiche. Ne esistono di 6 tipi: product, recipe, article, movie, app e place (importanti e utili per la promozione del territorio!)
Usando i rich pin, definisci (tramite meta tag open-graph) che tipo di contenuti provengono dal tuo sito/blog e gli utenti sono in grado di trovare i tuoi pin più velocemente grazie alla categorizzazione dei contenuti. E ogni giorno vengono repinnati due milioni di rich pin di tipo prodotto su Pinterest. Vuoi rimanere indietro?
Chi sono i 150 milioni di utenti attivi che usano Pinterest e che si accalcano sempre più numerosi per veder crescere i numeri del proprio sito web?
79% donne e 21% uomini, di età media sotto i 40 anni. In media trascorrono poco più di 14 minuti su Pinterest, ogni volta che lo visitano.
Il 61% sono mamme che trovano su Pinterest attività per bambini, lavoretti fai-da-te, consigli di shopping e outfit, idee di cucina alternative e contenuti per rilassarsi e dedicare tempo a se stesse.
Il 75% del traffico web quotidiano su Pinterest viene da mobile.
Ma come si crea una strategia???
La strategia deve partire dall’analisi del Brand: chi sei, qual è la tua mission, la vision, quali sono le fonti interne ed esterne utili per la definizione del Content Core (le board) e per un calendario editoriale. Conoscere le fonti è fondamentale.
Nordstrom e Sephora, ad esempio, partono dai loro articoli e si allargano fino agli outfit trend, ai colori moda, ai modi migliori per truccarsi. Chobani parte dal suo yoghurt per abbracciare tutto ciò che ruota intorno alla vita salutare (dalle abitudini alimentari a quelle di vita, agli accorgimenti che possono cambiarci la vita).
Poi bisogna conoscere il proprio target (Buyer Personas): ogni cliente è per te una sfida, cui devi rispondere con un contenuto specifico e mirato per soddisfare i suoi bisogni. Chi è il tuo cliente? Qual è il suo bisogno? Cosa si aspetta da te? Cosa puoi dargli tu? In quale formato (tips, articolo, infografica, ebook, presentazione, ecc.)?
Grazie agli analytics sei in grado di conoscere demograficamente il tuo pubblico, chi repinna cosa e quando, quali sono i contenuti più apprezzati. Da questi puoi quindi capire meglio cosa è più adatto al tuo target e come muoverti nella produzione di contenuti.
Ed ecco dove cade il focus: sul contenuto che educa, insegna o intrattiene il tuo target! Prima di buttarsi a capofitto nella creazione di un contenuto, è necessario chiedersi per chi (quale Buyer Personas) lo stai creando? Perché (qual è l’obiettivo che TU vuoi raggiungere) lo stai creando? In quale formato puoi rendere fruibile le informazioni che vuoi “passare” al tuo cliente?
Una volta creato il contenuto, bisognerà programmarne la pubblicazione: non è un escamotage, ma un modo utile per creare una presenza costante, coerente, piacevole.
Ecco a cosa serve il calendario editoriale: a non lasciarsi travolgere dagli eventi, ad essere presente con criterio alle feste comandate e festività varie (con i contenuti adatti creati in anticipo) e ad aver tempo di cavalcare l’onda degli eventi real time (se si vuole). Anche per quest’anno te ne regalo uno io: mese per mese, i trending topic e i trend pin, qualche suggerimento sulle board da mettere in primo piano e qualche suggerimento/consiglio di gestione dell’account.
E dopo la pubblicazione, arriva l’ultima fase: quella di analisi dei dati raccolti. Gli analitycs sono da guardare almeno una volta a settimana per farsi un’idea di come stanno andando le cose e capire cosa piace, cosa no e cosa modificare. Potrai avere informazioni su pubblico, contenuti e traffico al sito, per capire come muoverti al meglio.
Per non dimenticare, ho creato per te una guida scaricabile dei takeaway con i passaggi cruciali, in formato digitale e gratuita 😉
Un rivenditore di moda per lei e per lui. È tra i primi sbarcati su Pinterest che ha subito integrato il Pin It Button sul suo sito. Ovviamente i clienti hanno iniziato da subito a pinnare i contenuti e così il Brand si è diffuso più velocemente.
Poi ha avuto l’idea di creare una board dedicata ai prodotti più venduti sul sito e l’ha chiamata “Top Pins: nordstrom.com”.
Quindi ha arricchito l’esperienza con “I nostri preferiti”, una board fatta di contenuti interni e non solo che ispirano i fan.
Ha creato board per tutte le stagioni e quasi per ogni tipologia di prodotto che vende. Pinna tra i 20 e i 30 contenuti al giorno e risponde ai commenti, dialoga e interagisce molto con i follower
Poi ha integrato Pinterest nell’email marketing e ha creato 3 appuntamenti mensili con i suoi clienti (Top Pinned Accessories, Top Pinned Shoes e Top Pinned Home).
Anche offline, nei suoi negozi, Nordstrom ha deciso di sistemare i cartellini con il simbolo di Pinterest e una breve scheda per indicare ai clienti locali i prodotti di maggiore successo online.
Un rivenditore di prodotti di bellezza: 250 brand e 14mila prodotti. Immaginate lo sforzo di aggiungere il pulsante Pin It a così tante pagine! Ma Sephora ci credeva davvero e ha deciso di riprogettare il suo sito proprio in quell’occasione.
Ancora una volta, l’email marketing era una parte importante del successo del Brand: così oltre ad inserire il link a Pinterest in calce a tutte le email, Sephora ha definito alcune email mirate con pin in linea con i contenuti definiti e con la possibilità di pinnare direttamente da email. Questo test ha generato solo nel primo mese 14mila pin e un +60% di traffico al sito!
Poi si è pure inventata #TheBeautyBoard (con tanto di hashtah per categorizzare meglio i contenuti!) per permettere alle fan di poter condividere il loro personale makeup realizzato con i prodotti Sephora. Ed è stata l’apoteosi del successo e del repin!
Per raggiungere i Millennials, ha creato i BMH,i comportamenti migliori da tenere con i propri soldi: una risorsa online per aiutare le persone a comprendere come spendere meno e avere maggiore resa.
Con un solo promoted pin sono stati in grado di raggiungere 6 milioni di persone in 5 mesi e ha generato 29mila pins.
Si rivolgono ad un pubblico che è in età di poter pianificare il futuro: il matrimonio, l’acquisto di una casa, piani di viaggio. E lo ha fatto con il Pin It Button e l’integrazione dei Rich Pin.
L’educazione finanziaria della banca, tramite il sito bettermoneyhabits.com sta andando a buon fine.
Un marketplace dove comprare e vendere pezzi unici. Pubblicano pin ogni giorno in base ai trend su Pinterest. Si trovano board per tutti i gusti: 120 e hanno personalizzato i nomi già usando il Brand “Etsy” nel titolo.
Con l’introduzione del Pin It Button hanno visto che i venditori condividevano i loro contenuti, influendo sul traffico al sito per un misero 8%. Gli acquirenti invece influivano sul traffico per il 67% condividendo più e più oggetti!
C’è da dire che chi vende su Etsy sa (nella maggior parte dei casi) valorizzare i propri prodotti con fotografie di sicura ispirazione: e questo particolare non può che aiutare il brand a migliorare la sua posizione online!
E adesso a te la parola: non ti sembra che Pinterest sia davvero il social migliore amico che puoi desiderare? Ma soprattutto… sei riuscito a fartelo amico? Ti aspetto nei commenti, ma intanto Have Fun & Share It 😉