Hai scartabellato Pinterest in lungo e in largo per cercare l’ispirazione per il tuo prossimo pin. Hai fissato lo schermo per ore, spostando elementi, cambiando colori, scegliendo caratteri diversi. Alla fine, la grafica è completata. Ma… non ti convince al 100%.
Decidi di pubblicarlo lo stesso: o la va o la spacca. Così inizi ad arrovellarti sulla descrizione:
Ogni volta che crei un nuovo pin con l’intento di portare traffico al tuo sito, è quasi un parto! E se qualcosa alla fine non funziona, ti demoralizzi e molli, prima ancora di capire se a non funzionare è stata la grafica o la descrizione. E così facendo, al prossimo pin, finirai per fare lo stesso identico errore e continuerai a maledire Pinterest per il mancato incremento di traffico al sito promesso da tanti e raccontato da pochi.
Fermiamoci un attimo e riflettiamo insieme per trovare la soluzione D E F I N I T I V A. Vuoi? 🙂
Puoi aver letto la formula del pin perfetto 3000 volte. Puoi aver assimilato tutti i concetti teorici possibili ed immaginabili che si nascondono dietro la realizzazione di un pin capace di portare risultati. Puoi aver tentato decine di grafiche e altrettante descrizioni diverse. La riuscita di un pin è data dall’analisi di alcuni, semplici fattori e poi da un considerevole numero di test (almeno in un primo periodo!).
In principio c’è sempre il target, noto ai più con il nome di pubblico.
Se realizzi borse o accessori moda, è probabile che il tuo pubblico sarà prettamente femminile. Quindi una grafica spigolosa, colori freddi e font lineari sono assolutamente da evitare.
Se ti occupi di viaggi, a vedere le tue grafiche saranno uomini e donne. Ecco allora che il tuo pin deve essere super partes: contrasti netti tra sfondo e parole, font chiari senza troppi fronzoli, colori brillanti possono essere degli ottimi compagni di avventura per le tue grafiche.
Insomma, il primo passaggio è pensare la tua grafica in funzione del pubblico che vuoi raggiungere. Questo significa conoscere (non dico a menadito, ma almeno in linea di massima) i principi cardine del design che comprendono la scelta dei colori (legati indissolubilmente al mondo delle emozioni e capaci di spingerci all’azione quando meno ce lo aspettiamo!), l’abbinamento dei font da utilizzare (che sono tantissimi e possono dare espressione a tutte le emozioni, soprattutto se scelti e utilizzati nella giusta gerarchia) e la semplicità della struttura grafica (“less is more” è il modo di agire prediletto da chi non vuole perdere tempo e punta al risultato! Sfondo, testo e colori devono essere in perfetto equilibrio tra loro per rendere leggibile e piacevole la grafica).
Se hai già chiari in mente i tre punti individuati, prova a leggere l’articolo dedicato a come creare un content da urlo per Pinterest, in cui ti spiego come mettere insieme i pezzi 😉
Un altro motivo per cui i tuoi pin possono non funzionare è legato alle scelte stilistiche. Mi spiego.
Aprire Pinterest, cercare “borsa” e trovarsi davanti ad una sfilza di immagini di varia natura (ambientate, su sfondo monocolore o in stile sketch) e con vari tipi di borsa, ti aiuterebbe a capire quale ti piace davvero? Chi la realizza? Quale fa al caso tuo? Quanto è grande (o piccola)? In che tessuto è realizzata? In quali occasioni potresti utilizzarla? Com’è organizzata al suo interno? No, finché tutte queste domande non trovano una risposta.
A meno che tu non sia alla ricerca di una Luis Vuitton o di una Chanel: in questo caso, la galleria dei risultati può già meritare qualche clic. Ma funziona con i grandi marchi conosciuti.
Su Pinterest le persone cercano ispirazione e motivazioni valide per scegliere un prodotto: informazioni che devono essere reperibili alla prima occhiata. Ad esempio, nel caso che segue, mostrare una particolarità del tuo prodotto può solleticare qualcuno ad approfondire la tua conoscenza.
O strutturare la grafica per mostrare il prodotto nelle varie versioni o nei vari colori per anticipare l’interesse di chi guarda: “Bello il modello! Se ci fosse il grigio, lo comprerei subito!“. E siccome il grigio compare tra i colori disponibili, TAAAC: l’utente clicca e arriva sul tuo sito.
Ci tengo a sottolineare che i pin presi in considerazione non hanno tutti gli elementi corretti (su quelli torneremo dopo!), ma mi sono sembrati utili per spiegarti la situazione.
Terzo motivo, ma non per importanza, per cui un pin non funziona è legato alla descrizione che hai deciso di utilizzare per spiegarlo ai pinterestiani.
Mettiamo da parte le questioni tecniche e ragioniamo da umani, ok? Se tu hai bisogno di trovare qualcosa su Pinterest, cosa fai? Utilizzi la funzione “Cerca” – come tutti. E cosa digiti? Quasi mai scrivi esattamente quello che vuoi trovare.
Supponiamo che tu sia alla disperata ricerca di una borsa da abbinare al classico tubino nero per una serata di festa. Probabilmente cercherai “Borsa nera” e ti troverai qui:
Grazie ai suggerimenti nei vari riquadri colorati, potrai iniziare ad affinare la tua ricerca. E in qualsiasi momento potrai sfruttare il campo di ricerca per aggiungere una parola chiave e trovare nuovi spunti di ricerca e nuovi risultati.
Detto ciò, torniamo alle descrizioni che non funzionano. Se dovessi vendere il tuo prodotto, lo presenteresti così ai potenziali clienti?
Ecco come una descrizione tecnica da ecommerce si trasforma in uno sforzo inutile su Pinterest. Dov’è l’empatia? Dov’è l’utilità? Dov’è l’umanità? Le informazioni possono essere utili, ma meglio darle con un tono più friendly e diretto.
La borsa a secchiello è un simbolo degli anni ’70. Le sue linee morbide e casual ma chic sono adatte sia in ufficio che – in versione mini – per le serate romantiche, anche in stile bon-ton. Portate a tracolla o in spalla sono perfette per sfoggiare un look hippie. E poi è tra i trend 2020!
Noti la differenza? In grassetto ho indicato le potenziali parole chiavi che potrebbero essere sfruttate per permettere a questo pin di essere trovato. Perché questo è lo scopo su Pinterest: garantirsi il clic che porta al sito, dove – in tutta tranquillità – potrai organizzare anche le informazioni più tecniche come ti pare e piace!
E adesso, dopo aver individuato i motivi per cui un pin può non funzionare, vediamo cosa fare e come farlo per renderlo allettante, cliccabile e fonte di traffico al tuo sito ^_^
Se hai un sito web, dovresti già aver stilato una lista dei tuoi potenziali clienti: sesso, età, condizione economica, gusti, interessi, varie ed eventuali. Se non lo hai ancora fatto, questo è il momento di fare una bella chiacchierata con te stessa (o con il tuo staff) per individuare le caratteristiche dei tuoi clienti. Conoscendo chi sono, saprai come parlare al loro cuore, sia con le immagini che con le parole.
In base a quanto emerso nel punto precedente, prova a giocare con Canva e creare almeno 3 grafiche diverse per uno specifico link di arrivo sul tuo sito.
Gli elementi che non possono mancare sono:
Per questioni di tempo, puoi anche optare per una sola struttura grafica da declinare in svariati colori o con differenti immagini di sfondo o ancora con alcune coppie di font. Sono tutte valide grafiche da testare sul campo!
Se poi non hai il tempo di creare i tuoi pin, perché non provi a dare un’occhiata ai miei modelli per creare grafiche professionali e personalizzate per soddisfare le tue esigenze in pochi minuti?! ^_^
Dulcis in fundo, ricordandoti di rileggere come scrivere descrizioni efficaci, ti suggerisco di scriverne una più tecnica e una più friendly, creando così le basi per mettere in competizione grafiche diverse.
E ora tocca a te! Mettiti subito al lavoro, crea le tue grafiche, scrivi le descrizioni e poi: test, test, test! Nel frattempo se hai dubbi, incertezze o perplessità, se non sono stata chiara in qualche passaggio, se vuoi un suggerimento, scrivimi nei commenti qui sotto e confrontiamoci ^_^
E se pensi che questo articolo possa essere utile a qualcuno, Have Fun & share It 😉
1 Comment
grazie dei preziosi consigli