In principio su Pinterest furono gli hashtag. Poi ci si accorse che non avevano né peso, né influenza nelle ricerche né nel posizionamento dei contenuti e venne quindi il giorno in cui si disse che usarli era solo una perdita di tempo e caratteri.
Alcuni iniziarono a portare gli hashtag come esempio di elemento di rottura tra Pinterest e Instagram (che non solo si basa, ma vive di hashtag!).
Ma da settembre 2017 tutto è cambiato. Di nuovo.
La ricerca su Pinterest funziona tramite un complesso ma piacevole algoritmo, capace di stupirci sempre coi suoi risultati in linea con i nostri desideri.
E questa modalità di ricerca non cambierà: è assicurato. Potrai continuare a deliziarti con le ricerche e i relativi risultati, come hai fatto fino ad oggi. Ma avrai un alleato in più!
Ma inserendo un hashtag nella barra di ricerca (o cliccando su un hashtag presente in una descrizione), ti verranno restituiti in ordine temporale i pin pubblicati che lo contengono: questo tipo di ricerca quindi prediligerà i contenuti più recenti (a differenza della ricerca standard che tiene conto di vari criteri)!
Secondo la guida ufficiale, per funzionare bene gli hashtag devono essere inseriti in coda alla descrizione dei pin: è questo infatti l’unico posto in cui sono considerati efficaci e risultano utili. Hai notato (nell’immagine precedente) che sotto ogni pin compare solo una parte della descrizione testuale e poi la sfilza di hashtag? E sono cliccabili! Immagina quanto più facilmente possano essere trovati i tuoi contenuti con la giusta scelta di hashtag etichettanti 😉
Per ogni pin sono ammessi dai 3 ai 20 hashtag al massimo, ma quattro/cinque possono essere già più che sufficienti, se scelti con criterio!
Per ogni contenuto scegli con cura almeno due hashtag specifici e in stretta relazione con il pin (es. #bloggingtips, #sweetrecipe) e due hashtag “evergreen”, senza scadenza e sempre validi, correlati in modo generico al tuo contenuto (es. #truelife #madeinitaly).
Alessandro Pozzetti sul suo blog ha dedicato un articolo all’argomento “scelta degli hashtag” su Instagram e direi che puoi considerarlo un buon punto di partenza, se hai dimestichezza col social in questione.
In alternativa, se il contenuto te lo permette, puoi scegliere di utilizzare:
Per aiutarti nella scelta, Pinterest ti mette a disposizione anche la funzionalità di autocompletamento: se nella descrizione del tuo pin inizi a digitare le prime lettere dell’hashtag che pensi di utilizzare, ti comparirà un menu a tendina con una serie di suggerimenti, con accanto il numero di contenuti presenti con quello specifico hashtag.
Se vuoi metterti al sicuro da ogni perdita di tempo, fai una lista delle tue keyword e trasformala in hashtag. E se ti va di metterti in gioco, prova ad aggiungere (se puoi, ovviamente) un hashtag anche nel titolo di una (o più) bacheche: purtroppo non ho risultati da mostrarti, ma ho letto in giro che questa tecnica – in alcuni casi – ha dato buoni risultati. Coincidenze?! Io non credo. Tu prova 😉
Per scegliere gli hashtag più adatti al tuo pin, chiediti quale hashtag inseriresti nella barra di ricerca per trovare contenuti simili al tuo ed essere gaudente nell’averlo trovato? Pensa da pinterestiano!
Se vuoi affidarti a degli strumenti esterni, prova hashtagify.me e displaypurposes.com, inserisci il primo hashtag che ti viene in mente e tieniti pronto ad essere subissato di valide alternative di complemento.
Con il ritorno degli hashtag (e in assenza di direttive dettagliate da parte del quartier generale), sei tu a dover scegliere come scrivere le tue descrizioni. In teoria, puoi decidere di inserire gli hashtag in qualsiasi posizione: all’inizio, alla fine o inframmezzati nel testo, ma visti gli usi degli altri social e le conseguenti abitudini assimilate, meglio inserirli alla fine #my2cents
Di certo c’è una cosa: inutile perdere tempo a rivedere le descrizioni dei contenuti pubblicati fino ad oggi !
Ti ricordo infatti che la ricerca tramite hashtag restituisce i contenuti (in linea con i tuoi personali interessi) pubblicati più di recente e la modifica di una descrizione non comporta la variazione della data di pubblicazione. Quindi, organizzati per i contenuti futuri e non pensare più al passato!
Se sul tuo blog utilizzi strumenti come Social Warfare, puoi pensare di investire il tuo tempo a modificare la descrizione associata ai contenuti visual dei tuoi articoli, in modo che quando saranno pinnati si porteranno dietro gli hashtag utili per farti scalare la vetta!
E adesso non mi rimane altro da fare che invitarti a provare a creare le tue liste di hashtag preferiti, aggiungerli ad ogni pin che pubblicherai e poi tenere d’occhio il traffico al tuo sito per un po’ di tempo: in base ai risultati raggiunti, decidi tu se testare nuovi hashtag o continuare ad utilizzare quelli già individuati.
E se ti va di condividere le tue osservazioni con me, ti aspetto nei commenti! Have fun & Share It 😉
5 Comments
E^ TUTTO MOLTO CHIARO E BEN SPIEGATO. HO AVUTO MODO DI APPRENDERE INFORMAZIONI UTILI, CHE NON CONOSCEVO.
Grazie Fiorella ^_^ Ne sono contenta <3
Sono nel mondo della SEO con Nextre Digital da un po’, però solo ora ho l’occasione di sfruttare la SEO su Pinterest (aspetto molto interessante). Ho trovato informazioni utili e pratiche nel tuo articolo, grazie😉
Grazie Rossella ^_^ Ne sono contenta!
GRAZIE per le informazioni utili di questo articolo. Un solo dubbio: i miei hastag a fine descrizione non sono o non risultano cliccabili e tantomeno mi spunta una tendina come succede ad esempio su instagram che ti suggerisce hastag attinenti. Ho sbagliato qualcosa? Grazie mille