Winnie Pooh e la ricerca della creatività

Winnie Pooh e la ricerca della creatività

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Winnie Pooh e la ricerca della creatività

immagine: pinterest.com

Fino a un anno fa, la sera prima di andare a dormire, leggevo ai miei figli una favola. Oggi invece vogliono vedere un cartone su YouTube! Così tutte le sere, alle 21.00 cominciano le urla e i litigi per chi deve scegliere il cartone animato da guardare.

Ieri sera, dopo circa 3 mesi di tentativi, hanno accettato il mio suggerimento: non abbiamo guardato il loro cartone animato preferito, ma abbiamo cercato delle alternative (l’operazione è iniziata verso le 20.00!) e dopo quasi un’ora di estenuanti ricerche e varie proposte (da parte mia) siamo finalmente giunti ad un accordo: abbiamo guardato Winnie Pooh (e i SuperDetective).

Ora, la verità è che durante la visione dei cartoni, io ne approfitto per leggere un po’ e cercare l’ispirazione giusta per un nuovo articolo: operazione delicata da portare avanti in ambiente calmo e silenzioso. E davanti ai cartoni tutti i bambini diventano calmi e silenziosi. E il mio habitat ideale è presto ricreato.

Ma ieri sera non è stato così: mi sono persa anche io nella visione di Winnie Pooh. Sono rimasta affascinata dalle storie, dai problemi affrontati, dalle tecniche di investigazione e dalle soluzioni trovate. E per “colpa mia” è andata a finire che abbiamo visto non uno, ma addirittura quattro episodi!

Sono rimasta colpita in particolare dal testo di una canzoncina, cantata dai SuperDetective a mo’ di slogan prima di dare inizio alle investigazioni. “Chiedi sempre quel che non sai, la risposta troverai.La domanda sai qual’è? Chi, cosa, dove, quando e perchè?

Devo dire che mi piace molto questo approccio all’investigazione, alla logica risolutiva che di logico ha ben poco: è creatività allo stato puro! Ed è creatività perché dà spazio all’immaginazione e le permette di dare il meglio di sé. E così Winnie Pooh e i suoi amici SuperDetective mi hanno insegnato due cose fondamentali:

1. Guardare sempre le cose da un’altra prospettiva: spesso limitiamo la nostra immaginazione perché ci poniamo le domande sbagliate! Da persone creative non dobbiamo chiederci “quanto fa 2+2?”, ma “come possiamo ottenere 4?”. Pensate a come può cambiare la nostra vita: formulando la domanda in questo nuovo modo, rimettiamo in discussione tutti i parametri e possiamo dare vita a nuove risposte creative!

2. Sfruttare i fallimenti: sotto pressione può capitare di fallire, ma non dobbiamo avere paura, anzi sfruttiamo il fallimento guardandolo da un nuovo punto di vista, ovvero la ricerca della conoscenza. E’ proprio questa che può darci risultati inaspettati: più conosciamo, più sappiamo affrontare le domande (e i problemi che incontriamo ogni giorno) in modo creativo.

La nostra vita è un po’ come un film e noi ne decidiamo la colonna sonora: possiamo scegliere una musica horror, che evoca ansia, stress e depressione, o una musica allegra, che incoraggia la creatività, l’immaginazione e il coraggio di metterci in discussione. Sta a noi decidere.

Io ho deciso e tu che musica scegli? 🙂

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Cinzia Di Martino
Cinzia Di Martino
Mi definiscono (e mi definisco) una persona positiva, propositiva, decisa e ottimista (e anche chiacchierona). Sono laureata in informatica, ma ho una passione spropositata per blog, social media, marketing e web design.

2 Comments

  1. Roberto ha detto:

    Ispirazione…più la cerchi e meno la trovi. Eppure è sempre dietro l’angolo e arriva quando meno te l’aspetti. Stamattina ad esempio leggendo un tuo post e commentandolo mi è venuto fuori un articolo 🙂

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