Il potere dei contenuti evergreen

Il potere dei contenuti evergreen

Il potere dei contenuti evergreen | cinziadimartino.it
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Se non hai previsto una strategia evergreen per il tuo blog, ecco perché dovresti pensarci e come realizzarla!


La reputazione online è legata (anche) al tuo blog e al suo “successo” in termini di utilità dei contenuti, legato – tra l’altro – alle pubblicazioni costanti. Ma tenere fede al calendario editoriale, a volte, può non essere così semplice come sembra. Però… un modo per stressarti meno c’è, esiste: si chiamano contenuti evergreen.

Partiamo da una definizione che chiarisca le idee:

Un articolo evergreen è un contenuto sempre attuale e di valore, nonostante il passare del tempo

Semplice no? Semplice sì, se ti chiami Salvatore Aranzulla e hai creato così tanti contenuti evergreen da coincidere con la prima pagina dei risultati di Google!

Ma se sei chiunque altro e hai un blog professionale e vuoi incrementare il tuo pubblico e (magari) farti trovare da nuovi (potenziali) clienti, devi scrivere contenuti che massimizzino il tuo bacino d’utenza: devi dare risposte, il più complete possibili, alle domande comuni che in molti pongono ai motori di ricerca online, su argomenti di tua competenza, ovviamente.

È inutile scrivere per gli esperti, loro hanno già la risposta: devi puntare a chi ha domande specifiche e vuole risposte chiare! In questo modo, un contenuto diventa evergreen e sarà cercato (e trovato) decine e decine di volte, portando traffico al tuo sito senza alcuno sforzo extra da parte tua.

I titoli che contengono riferimenti ad anni o mesi o a vocaboli stagionali – come primavera, Natale o Pasqua – sono considerati contenuti stagionali, perché cercati in specifici periodi dell’anno

Contenuto evergreen: le caratteristiche principali

Come già anticipato, la prima regola è la sostenibilità: scegli un argomento che non sia mutevole (almeno non in tempi brevi né spesso).

Quindi affrontalo approfondendo ogni singolo aspetto che lo caratterizza. Quando decidi di creare un contenuto evergreen devi fare tabula rasa delle tue conoscenze nella tua mente e ripensare ai tuoi inizi, quando la sete di sapere e approfondire ogni singola sfumatura erano i tuoi motivatori personali.

Scommetto che quando ti sei trovato di fronte ad un argomento che ti interessava ma di cui non avevi alcuna conoscenza, sei partito da una delle classiche domande da cui ciascuno di noi parte: qualcosa che iniziava con un chi, come, cosa o perché e continuava con l’argomento specifico.

Per individuare la struttura più adatta al contenuto, parti dalle domande che ti sei posto: cos’è, come si fa, chi lo fa, quando e perché. È un buon inizio!

Da quel momento, ogni contenuto letto ha aperto la strada a nuove domande, sempre più specifiche. E grazie a tutte le domande che ti sei posto e le risposte che hai trovato, oggi hai una conoscenza specifica approfondita che non tutti hanno, ma che magari (per svariati motivi) cercano oggi – e cercheranno domani e il giorno dopo ancora – per trovare soluzione al problema che tu hai già affrontato prima di loro.

E più preciso e approfondito è il tuo contenuto, più sarà utile a chi lo legge, più aumenta la possibilità che sia ricondiviso spontaneamente dai lettori. Sto parlando di articoli con una struttura ben progettata con cui potrai anche superare le 2000 parole senza alcuna difficoltà (anche se all’inizio ti sembrerà impossibile). 2000 parole per iniziare potrebbe essere un buon compromesso, ma prometti a te stesso di aggiornare e approfondire ulteriormente il contenuto, di tanto in tanto.

Infine, lavora bene sul corredo grafico: sai che le immagini sono i contenuti più condivisi al mondo e allora usale (brandizzate o – almeno – con il dominio di appartenenza): a parte l’immagine di copertina, da un contenuto che supera le 2000 parole potrai di certo tirar fuori qualche citazione, forse un’infografica (o qualcosa che le somiglia) e magari una presentazione. Questi sono tutti elementi da spargere qui e là nel testo per aiutare i lettori a fissare l’attenzione e solleticare la loro voglia di condividere l’articolo che stanno leggendo.

Il potere dei contenuti evergreen

Contenuti evergreen: esempi e forme

Di papabili contenuti evergreen ne esistono quantità industriali e sono già stati abbondantemente trattati da molti altri prima di te. Molti altri che però non sono te: non hanno la tua esperienza, la tua conoscenza, la tua community. Quindi non farti venire in mente paranoie del tipo “meh, ne esistono già millemila versioni… meglio lasciar perdere”: se senti che quello è il contenuto giusto per te, scrivilo lo stesso!

Esempi vincenti di un buon evergreen possono essere ad esempio:

  • i tutorial
  • le checklist
  • gli scaricabili
    io l’ho fatto per gli ebook dedicati a Pinterest per il Business a alla Newsletter per il Blog
  • le interviste
    come nella rubrica Il segreto del successo di qualche tempo fa
  • gli articoli step-by-step del “come fare a…”
  • i casi studio
  • le recensioni di prodotti/servizi specifici
  • la storia di qualcuno o qualcosa di utile a chi si muove nel tuo ambiente
  • i suggerimenti per “fare al meglio”
  • le pratiche migliori da mettere in campo

e tutto ciò che sia riconducibile ad una domanda su “Chi? Come? Cosa? Quando? Perché?“.

Ma scrivere questi contenuti non basta: sarebbe come aprire una sola grande porta sul tuo sito, mentre invece tu hai bisogno di molte nuove porte di accesso, in modo tale che ti legga non solo chi ti trova su Google, ma anche chi trova un suggerimento utile condiviso su Facebook o una citazione attraente su Twitter o un micro-contenuto su Google o un’infografica su Pinterest o una presentazione su Slideshare o una riflessione su Linkedin. Insomma di strade percorribili ce ne sono davvero tante e ogni nuovo contenuto è potenzialmente un altro punto di accesso e traffico organico al tuo sito, al tuo business, al tuo brand.

Come rendere immortale un contenuto evergreen

La prima strada da percorrere sarà (ovviamente) la condivisione del nuovo articolo sui tuoi canali social e agli iscritti alla tua newsletter. Ma se per uno specifico contenuto evergreen hai davvero sudato sette camicie e credi che in molti possano apprezzarlo perché davvero utile a risolvere un problema (o se vuoi semplicemente dare più visibilità) puoi pensare di sfruttarne la presenza in zone strategiche del tuo blog.

Penso ad esempio ad uno spazio dedicato ai contenuti più letti nella barra laterale o nel footer, ma anche nella home page (se hai previsto la sezione “Articoli più letti”) o inserendo il link di riferimento (quando possibile) nei nuovi articoli che crei.

Puoi anche pensare di ricondividere ciclicamente l’articolo sui tuoi canali, in modo da dargli nuova linfa e nuova visibilità, approfittando delle varie forme create per ogni tipologia di “gancio”, anche visual, al tuo contenuto. In alternativa, puoi usare un plugin ad hoc per wordpress: facile, semplice e veloce da installare e configurare, per gestire la ricondivisione automatica su twitter, facebook e linkedin.

L’effetto finale è qualcosa di simile a questo!

Il potere dei contenuti evergreen
Monrovia animated

La gestione di un unico canale è gratuita, per tutto il resto… serve la versione PRO.

E dulcis in fundo, non perderti l’occasione di fare riferimento al tuo contenuto evergreen ogni volta che puoi in altri articoli del tuo blog o in calce alla firma delle tue email (perché no?) 😉

Suggerimento a margine

Carta e penna, calendario editoriale, sveglia sullo smartphone, post-it sparsi per casa: organizzati come meglio credi, ma trova il modo di ricordarti di dare una rinfrescata al tuo contenuto evergreen ogni tanto.

Sostituisci o aggiungi un nuovo contenuto visual, approfondisci un passaggio arricchendolo di nuove pratiche, aggiungi un paragrafo che avevi dimenticato. Ricordalo. E aggiorna. Ma soprattutto ricordati di aggiornare!

A proposito, ho dimenticato qualcosa? Hai qualche suggerimento da darmi per rendere più utile l’articolo o c’è qualche passaggio che dovrei approfondire secondo te? Ogni suggerimento è ben accetto! Have Fun & Share It 😉


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Cinzia Di Martino
Cinzia Di Martino
Mi definiscono (e mi definisco) una persona positiva, propositiva, decisa e ottimista (e anche chiacchierona). Sono laureata in informatica, ma ho una passione spropositata per blog, social media, marketing e web design.

1 Comment

  1. David Pedrani ha detto:

    Grazie per i tuoi articoli sempre “evergreen” 🙂
    Penso che tua sia positiva e propositiva e ti seguo spesso.
    ciao!

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