Aumentare la visibilità su Twitter diventa un gioco da ragazzi, se si sanno gestire i tempi.. proprio come nella preparazione del pranzo di Natale!
Sono l’unica figlia unica della famiglia. Quando ci riuniamo per le feste ci ritroviamo in venticinque, come minimo (e solo perché alcuni miei cugini vivono da anni in altre regioni!).
Così ogni anno, qualche settimana prima di Natale, si comincia a pensare al menu da realizzare, tenendo conto dei gusti di ognuno: c’è chi è vegetariano, chi è allergico, chi è intollerante.
Ma non finisce qui. Bisogna anche tener conto dei tempi di preparazione e cottura delle portate e della temperatura alla quale devono essere servite.
E il menu deve essere rigorosamente diverso ogni anno.
È ovvio che non si può pensare di preparare l’arrosto il giorno prima: sarebbe immangiabile. Ed è scontato che non si possa pensare di inserire le frittelle nel menu: bisognerebbe prepararle all’ultimo momento, quando già i parenti sono affaccendati nei saluti e nei convenevoli di rito.. non sarebbe educato assentarsi in cucina.
Insomma, la definizione del menu è un’attività delicata e molto stressante. Ma se si fanno le scelte giuste, tutti i commensali saranno soddisfatti, i cuochi (nonché padroni di casa) vezzeggiati, la tavola onorata e la festa indimenticabile (almeno fino alla festa successiva).
Il successo si gioca sulla scelta dei tempi: devono essere impeccabili. I tempi di cottura si devono incastrare alla perfezione con i canonici tempi di attesa tra le portate, per dare il tempo di apprezzare i sapori e chiacchierare insieme.
Allo stesso modo funziona su Twitter, con l’unica differenza che su Twitter è Natale tutti i giorni.. e il pranzo dura 10 ore!
[Tweet “The power of visibility can never be underestimated.”]
Affinché il tuo successo duri più a lungo, devi scegliere bene le portate (i tweet) da offrire ai tuoi invitati (i follower) e le devi servire al momento giusto e senza dimenticare una buona presentazione.
Bisogna offrire i tweet a distanza di 30 minuti l’uno dall’altro, intervallando contenuti propri e altrui, serviti rigorosamente in salsa di hashtag, ma senza esagerare: non più di 2 a portata.. ops, scusa, a tweet.
E tra un tweet e l’altro, si sparecchia, conversando amabilmente con i follower.
Semplici regole che rendono soddisfatti i commensali e i cuochi e che rendono il tuo brand davvero indimenticabile, ogni giorno.
7 Comments
La tua creatività mi sorprende ogni giorno e non posso fare a meno di leggerti! 🙂
Grazie Luisa! ^_^
Un post “delizioso” e al tempo stesso molto utile per soffermarsi su alcuni aspetti fondamentali del cinguettare…viva la #hashtag sauce, ma q.b.! 😉
Complimenti per il tuo blog, Cinzia!!
Grazie a te Alessandra 🙂
La salsa di hashtag non poteva mancare: a chi non piacciono salse e salsine? 😉
Tutte le volte che ti leggo memorizzo i tuoi preziosi consigli, diventerò sicuramente una socialmediacosa migliore e il merito sarà tutto tuo. Dovrò sdebitarmi con una cena ma il menù lo faccio fare a te 🙂
Gentilissima Monica! In realtà il merito e` soltanto tuo, ma ad una cena insieme non dico di no! #sallo ^_^
Io sono sempre inchiodata qui dietro la scrivania ma se tu passi per Parma, sarà un piacere conoscerti 🙂