I social media manager dovrebbero iscriversi alle lezioni di Zumba perché sono utili e divertenti, oltre che un ottimo canale di socializzazione.
Ieri per la prima volta in vita mia ho assistito ad una lezione di zumba ed ho visto una piazza molto affollata di gente sorridente e (apparentemente) spensierata.
Già con la diffusione delle prime note di ritmi latino americani, l’attenzione dei presenti era stata catturata.
Poi d’un tratto, il volume della musica è diventato davvero assordante e Elena, una ragazza spigliata, energica e simpatica, accompagnata da quattro damigelle vestite di colori sgargianti, ha dato il benvenuto e ha chiesto ai passanti di prendere parte alla lezione di zumba. E lo ha fatto più o meno così:
“Signora con la gonna arancione?! Lei sa fare così?” – alzando e abbassando alternativamente le braccia – “Bravissima! È il movimento più difficile di tutta la lezione e lei lo sa fare, quindi si avvicini, sorrida e si diverta con noi” [signora con la gonna arancione: presente in terza fila]
“Signore con il cappello verde? Dico a lei! Vuole fare bella figura accanto a sua moglie? E allora venga a sciogliere i muscoli adesso.. E lei signora lo accompagni: nella buona e nella cattiva sorte, si ricorda? Lei ha detto si, quindi..” [signore con cappello verde e moglie: presenti in quinta fila]
Elena, grazie alla sua personalità e al suo carisma, è riuscita a bloccare in piazza per circa 30 minuti una notevole quantità di persone di varia età, estrazione sociale, amanti del ballo e/o del fitness e non. Ai bordi della piazza, alcuni sparuti gruppetti di persone partecipavano alla lezione, ma a modo loro: ballavano in modo personale seguendo il ritmo.. chi da solo, chi in coppia, chi in gruppo.
Per tutta la durata della lezione, Elena ha incitato il pubblico al sorriso, alla positività; ha richiamato l’attenzione sui movimenti che potevano risultare più ostici (per velocità o complessità); ha ringraziato e dedicato un applauso ai presenti ad ogni cambio di base musicale (e a questi “richiami” rispondevano anche i gruppetti sparuti).
Al termine della lezione, abbandonando lentamente la piazza, le persone erano sorridenti, divertite e continuavano a ripetere alcuni movimenti anche in assenza di musica. Molti gettavano sguardi sul palco, speranzosi di un ritorno della “guida zumbale”. Io sono andata a chiederle quali sono gli elementi base di ogni lezione e lei mi ha risposto:
1) Indossa abiti comodi.
Ovvero prima di metterti al lavoro, rilassati. Leggi le news del giorno, cerca ispirazione (online e offline) per una nuova scintilla di creatività [per cominciare te ne propongo 33], scopri nuove fonti di motivazione in grado di sostenere il tuo sforzo quotidiano.
2) Impara i passi base e sperimenta nuove tecniche.
Crea e condividi i tuoi contenuti, giocando di fantasia. Un articolo, un’immagine, un sondaggio, una citazione, un video, un’infografica.. sbizzarrisciti sui contenuti, sugli argomenti da trattare e sui canali di distribuzione da utilizzare. E non aver paura di sperimentare nuove forme di comunicazione: metti alla prova te stesso.
3) Motiva, ispira, risolvi e divertiti.
Qualunque sia la forma che hai dato alla tua creatività, fai che sia motivante, intrisa di ispirazione, utile e divertente.
Io non ho potuto fare a meno di notare la differenze tra chi fa zumba (espressione sorridente, entusiasta, piena di energia) e chi invece si dedica ai balli di gruppo (movimenti meccanici, monoespressione, staticità). A differenza dei balli di gruppo, due lezioni di Zumba non sono mai uguali nemmeno con la stessa base musicale: è questa la sua forza!
A te la scelta: zumba o balli di gruppo?