Problema.
Anna va al supermercato e compra un kg di mele a 1,80 euro, un sacco di patate a 3,00 euro, un pacco di biscotti a 2,20 euro e una confezione d’acqua a 2,00 euro.
Quanto ha speso in tutto Anna? Quanto ha speso in media per ogni articolo?
Ah, la media. Sai quanti ne ha fatti fuori nella sua onorata carriera? Tanti, tantissimi.
Non è tanto il calcolo ad essere complicato, quanto il concetto in sé.
Si può fare la media parlando di entità astratte numerabili (le mele, i biscotti, le auto…), cioè confrontando elementi simili tra loro, ma come fai a fare la media cumulativa di tutto? O meglio che senso ha farla?
Di fatto, le mele le ho pagate 1,80 euro. È questa la realtà. Cosa mi cambia se credo di averle pagate 2,25 euro? È un’informazione che non mi dà una stima del prezzo massimo che sarei disposta a pagare per comprarle e non mi fa credere di aver pagato meno gli articoli più cari.
Insomma, il concetto di media lo trovo decisamente poco utile ai fini vitali.
A maggior ragione se si vuole applicare il concetto di media alle persone: l’utente medio, il cliente medio… sono in realtà concetti che non stanno né in cielo, né in terra.
[Tweet “Nessuno di noi è “medio” a nessuno.”]
In media gli utenti di Facebook vivono il network per 40 minuti al giorno. Ah si? E allora perché tutti quelli che ti stanno intorno in metropolitana, in fila alla posta, al semaforo, al ristorante hanno tutti gli occhi puntati sullo smartphone a guardare gli aggiornamenti di amici e parenti su Facebook?
In media, a sei persone su dieci cui piace il rosso hanno un paio di scarpe rosse. Ah si? Io adoro il rosso ma un paio di scarpe di quel colore sarebbero troppo audaci per i miei gusti e non le comprerei mai. Eh – dirai tu – fai parte dei quattro su dieci. Esatto, ma intanto tu, seguendo le medie, sui social media, mi hai proposto qualcosa che nella media avrebbe potuto funzionare e invece hai fatto un buco nell’acqua. Troppo contorto?
Semplifico: non siamo numeri. Siamo Persone.
Dietro i monitor, le tastiere e gli schermi degli smartphone ci sono persone e con le persone si interagisce, si parla, si fanno domande, non si dà nulla per scontato o si rischia di perderle. E se le perdi, sui Social, è per sempre.
Ecco perché ribadisco il concetto: il tuo unico compito (anche) sui Social è di creare conversazioni e interazioni a tu per tu con e per le persone. Il resto sono solo numeri, meri ed inutili dati statistici, da interpretare in funzione dell’umore e delle necessità [cit. Claudio Gagliardini]
E a te fa piacere essere considerato “nella media” o preferisci sentirti unico e speciale ?
ps. E comunque in media Anna ha speso 2,25 euro. #perdire