Li riconosci subito: osservano il mondo attraverso una griglia visibile solo ai loro occhi, studiano inquadrature anche mentre guardano il piatto di spaghetti con pomodoro, sono maniaci della luce (naturale) e in qualunque momento hanno lo smartphone in mano, pronti a fotografare tutto e tutti.
Età media dai 12 ai 96 anni (e oltre).
Parlo di quelli che usano Instagram, noti al web come Instagramers. Alcuni ne hanno fatto una passione, quasi un lavoro, altri stanno ancora cercando di capire come funzioni il tutto. Di fatto nessuno si azzarda più a dire che sia un gioco.
E visti i numeri, è di certo qualcosa in più. Forse proprio quel qualcosa che può aiutare il tuo Brand a promuovere con occhi diversi (e ad un target diverso) i tuoi prodotti o i tuoi servizi.
Ma quando decidi di entrare a far parte di Instagram ti accorgi subito che non sarà una passeggiata di salute: non c’è alcuna assonanza con Facebook. Che si fa? Come si usa? Ma soprattutto: come ci si fa conoscere su questo social?
Vediamo come si possa migliorare il marketing e il tuo Brand, seguendo delle semplici regole di base.
Indica sempre l’indirizzo web su cui la gente possa conoscerti meglio. Può essere il sito, il blog, l’account Linkedin, la pagina Facebook o qualunque altro link tu voglia, purché ci sia!
L’unico punto in cui puoi inserire un link su Instagram è nel tuo profilo, sotto la tua biografia/descrizione. E puoi cambiare questo link tutte le volte che vuoi.
Puoi usarlo per una landing page mirata per un certo periodo di tempo, puoi usarlo per promuovere un tuo contenuto particolare o un progetto che ti sta a cuore o ancora un contest.
Ma attenzione: se sei un maniaco dei report, con analytics non potrai vedere i dati relativi al traffico proveniente da Instagram, che viene individuato come traffico diretto. Per ovviare al problema puoi usare un link tracciabile, come quelli creati da goog.gl o bit.ly, ad esempio.
In questo modo, saprai con esattezza quanto traffico arriva al tuo sito/blog da ogni specifica immagini che posti su Instagram.
Puoi usare immagini e video. Puoi parlare dei tuoi prodotti o dei tuoi servizi.
Qualunque cosa tu decida di fare, fallo con gli occhi di un cliente: trasmetti emozioni! Non è più tempo di manichini, espositori o sfondi monocolore: le foto dei tuoi prodotti devono essere “ambientate”, come sul set di un film.
È tempo di quotidianità, di autenticità, di genuinità. Si possono vendere prodotti senza bisogno di venderli, semplicemente mostrandoli. È il caso dei Brand che usano coppie o gruppi di persone intenti a passeggiare sulla spiaggia o per le viuzze di paese, a magiare una pizza o in auto bloccati nel traffico o durante un aperitivo.
Puoi parlare di te anche attraverso gli occhi dei clienti, condividendo i contenuti che li vedono interagire con i tuoi prodotti e mostrando le varie applicazioni possibili. E se sei un web designer? un blogger? un amministratore di condominio? Beh puoi sempre giocare di fantasia: mostrando le persone che interagiscono con il nuovo sito o leggono l’ultimo articolo o vedono un condominio prima e dopo la tua presenza (in cui i condomini vivono d’amore e d’accordo e tutto fila liscio).
Rendi più evidente il messaggio che vuoi dare a chi ti “vede passare” e poi ti dimentica: un suggerimento, un’offerta, uno sconto speciale, non tutti leggono la descrizione dell’immagine. Molti guardano le immagini e le valutano.
Aggiungere un testo sopra le immagini, in termini di business e affari può davvero fare la differenza, tra te e i competitor.
E ovviamente ti dico che puoi elaborare il testo da aggiungere alle tue immagini utilizzando canva.com: gratis, online e semplice! Cosa vuoi di più dalla vita? Esempi che possano essere utilizzati come base per creare l’immagine personalizzata… li trovi e sono pure tanti.
Mentre carichi online le tue foto, Instagram prende anche nota della descrizione che tu aggiungi all’immagine. Le tue parole sono importantissime perché compariranno sempre sotto l’immagine, a prescindere dal numero di commenti che il tuo post avrà racimolato.
La regola vuole che la descrizione non può e non deve rimanere vuota o poco descrittiva, magari limitata a ripetere quanto già scritto sull’immagine.
E in più sfrutta la call-to-action in cui chiedi agli utenti esattamente ciò che vuoi: chiedi di iscriversi alla newsletter, chiedi di visitare il sito web, chiedi di diventare fan su Pinterest. Chiedi ciò che desideri ma fallo in modo chiaro e diretto.
E prima di concludere, ti ricordo che gli hashtag sono uno strumento per te e il tuo brand: uno strumento che sa come fare il suo lavoro e allora per favore non abusarne!
In teoria ne puoi usare anche 30, ma 1) sarei davvero curiosa di leggerli e motivarne la presenza; 2) non te ne servono così tanti, ma molti meno. Meglio se personalizzati (in modo da creare una fotogallery dei tuoi contenuti), peggio se generici e di massa: non ti aiuteranno ad emergere nel mare magnum delle pubblicazioni su Instagram.
Quindi, ancora una volta, crea contenuti personalizzati ad hoc per il canale in questione, interagisci con la community, ottieni traffico e conversioni e non smettere mai di divertirti. Perché è questa l’unica chiave di lettura dei social. Have Fun & Share It 😉