immagine: ilbloggatore.com
Puntualmente, nei giorni festivi e non più tardi delle sette e trenta del mattino, a svegliarmi è una (poco) simpatica e squillante voce che proviene dalla strada e che recita (più o meno) sempre lo stesso messaggio:
Patate: le potete fare al forno, fritte o alla pizzaiola.. 10 kg a 3 euro..
Carciofi: 25 a 2 euro e 50.. arrostiti, fritti o con capperi e pomodoro..
E si continua con carote e cipolle, zucchine e cetrioli, mele e pere.. Rigorosamente frutta e verdura di stagione!! Il (sempre meno) simpatico omino con il suo furgone staziona esattamente sotto il mio balcone e continua a ripetere al microfono il suo messaggio.. Intorno a lui, tutto tace! Non si vede anima viva in giro ed io, osservando il nulla che lo circonda, continuo a chiedermi “Perché lo fa?”.
Ma dopo quasi dieci minuti di attesa, ecco che i balconi cominciano a popolarsi di signore in vestaglia, munite di cesto e corda; signori in tuta (e con il cane al guinzaglio) si riversano un po’ intontiti per le strade. E l’omino (poco simpatico, ma molto social), che conosce esattamente i nomi e le vicissitudini familiari di tutti, scambia due chiacchiere ed un sorriso con tutti; trova la giusta parola di conforto per ogni cliente; regala a ciascuno qualche prodotto in più (per la merenda dei nipoti o per il pranzo della domenica con i figli).
Di colpo, mi accorgo di provare un’inspiegabile simpatia per l’omino!! Scommetto che non ha mai letto un ebook e non passa le giornate a spulciare il web alla ricerca di nuove teorie sul marketing.. E magari non sa nemmeno cosa sia Facebook!
Eppure la sua è una pratica perfetta di Social Marketing alla Facebook: facendo della Customer Satisfaction il suo punto di forza!
Riassumiamo i dati in nostro possesso:
ps.
l’omino che gira nel mio quartiere si chiama Nuccio, ha 46 anni, una moglie e 3 figli.. quando voglio riesco ad essere social anche io!
2 Comments
Complimenti, ottima sintesi!
Aggiungerei solo un altro fattore: la corrispondenza fra prodotto (offerto) e bisogno (soddisfatto).
A volte non si tratta solo di qualità intrinseche del prodotto. Magari più banalmente potrebbe trattarsi della comodità di reperimento o di un prezzo particolarmente allettante. In qualche modo però deve essere soddisfatto un bisogno.
Grazie Marina 🙂
Concordo sul fattore aggiunto ma.. mi permetto di dire che la soddisfazione di un bisogno è una conseguenza dell’aver fatto nascere il bisogno stesso.
Nuccio, l’omino dell’articolo, è bravissimo a far nascere il bisogno dei suoi prodotti.
– “Vuole le patate?”
– “No, ne ho ancora qualcuna”
– “Ieri mia moglie le ha fatte ed erano buonissime [segue ricetta]”
– “La provo oggi stesso. Me lo dia un sacco di patate”
Che ne pensi della tattica di Nuccio? 🙂