L'ecommerce: amico o nemico?

L’ecommerce: amico o nemico?

L'ecommerce: amico o nemico?
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L’Ecommerce ha cambiato le nostre abitudini e le nostre vite. Ma è davvero un amico? Per chi? Mi piacerebbe sapere cosa ne pensi e come la vedi. Intanto ti dico la mia.

 

Fino a qualche anno fa, eravamo circondati dai piccoli negozietti (soprattutto nei paesini): li sostentavamo con i nostri acquisti in cambio di un rapporto umano, un occhio di riguardo, una consulenza fidata e affidabile.

Poi fu il tempo dei supermercati e degli acquisti di comodo: al negozietto ci rivolgevamo solo per le piccole spese quotidiane e aspettavamo il sabato pomeriggio per le interminabili file alla cassa del supermercato con un carrello strabordante di viveri e vettovaglie (la maggior parte delle quali inutile e ingombrante) manco fossimo in piena guerra mondiale.

Poi ci hanno detto che con un pc e una carta di credito avremmo potuto avere più tempo libero e goderci la vita.  Quindi siamo passati agli acquisti online: perché stressarsi a cercare (e pagare) posteggio, camminare per ben 200 metri per raggiungere la libreria, interagire con gli addetti vendita per portarsi a casa un libro? Si può fare direttamente da casa: con una carta di credito e 3 click riceveremo tutto comodamente a casa, avendo più tempo per noi e i nostri cari, i nostri hobby e le nostre passioni.

Una favoletta ben raccontata, non c’è dubbio. Ma… quanto c’è di vero in tutto ciò? Facciamo due conti!

Fare shopping online è un arricchimento, un’ottimizzazione dei tempi, un servizio straordinario e comodo, un risparmio non indifferente ma è anche vero che stiamo parlando di un sistema di vendita in condizioni che i piccoli rivenditori di qualsiasi parte del mondo non possono permettersi.

E mentre a noi la spacciavano per comodità e per evoluzione, la realtà si è palesata ed era ben diversa da quello che ci avevano raccontato e i grandi nomi di oggi (vd. Amazon), dopo anni di onorata gavetta, si ritrovano in condizione agevolata, mentre i piccoli rivenditori non riescono a sbarcare il lunario.

Poco tempo fa, se vi ricordate, si parlava di ecommerce per tutti: sei online, niente spese, vendi tutto il vendibile e abbatti le spese di gestione dei negozi locali. Ma era davvero questa la realtà?. Certo, qualcuno c’è riuscito, ma forse per tutta una serie di “fortunati” motivi.

La guerra dei prezzi e i cambiamenti tecnologici stanno letteralmente distruggendo i piccoli rivenditori, a livello locale, regionale e nazionale. Vince chi può acquistare nuovi spazi virtuali, nuova visibilità, chi non è troppo ingabbiato da regole. In poche parole, vincono i grandi nomi.

Anche perché i piccoli, spesso, sono rivenditori e presentano gli stessi prodotti, con le stesse parole, con gli stessi tecnicismi, (forse) con gli stessi prezzi.

Anche perché i piccoli spesso non hanno la forza di fare marketing in modo specifico e mirato, come dovrebbero.

Dove stanno l’unicità, la personalizzazione, la convenienza, la garanzia e tutti quei fattori per cui chi acquista sul web è portato a scegliere un nome piuttosto che un altro?

Ma cosa succederebbe se ogni piccolo rivenditore conoscesse personalmente i (potenziali) clienti locali, gli appassionati e i devoti a questo o quel marchio/prodotto/servizio?

Beh, in quel caso forse qualcosa potrebbe ancora cambiare. Invece di dedicarsi a numeri e statistiche, a like e condivisioni, a retweet e repin, l’arma vincente rimane una e una sola: la fiducia. L’80% delle persone che acquistano dicono di averlo fatto per fiducia nei confronti del Brand (2015 Edelman Trust Barometer) non per le sue metriche.

La soluzione? Essere social nel vero senso del termine, sia offline che online. Se non si riesce a creare un’empatia prima e un rapporto vero dopo, non si riuscirà nemmeno a creare clienti fedeli, entusiasti e che, anche a parità di prodotto, non vi tradirebbero mai!

Se non si segue questa strada, come andrà a finire? Tutti chiusi in casa a comprare anche il pane online con due clic? Tu come la vedi?

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Cinzia Di Martino
Cinzia Di Martino
Mi definiscono (e mi definisco) una persona positiva, propositiva, decisa e ottimista (e anche chiacchierona). Sono laureata in informatica, ma ho una passione spropositata per blog, social media, marketing e web design.

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