E alla fine anche Facebook ha ceduto alla tentazione e introdurrà l’hashtag, aprendo così le porte agli inserzionisti!
Oggi la pubblicità su Facebook è un vero e proprio campo minato; da un sondaggio recente risulta che il 58% degli utenti si dichiara disturbato dalle pubblicità tanto da segnalarla come spam (ed un 24% si lamenta ma non agisce).
Ma cosa cambierà con l’avvento dell’hashtag? Ipotizziamo..
1. L’uso più semplice, immediato e probabile è quello di promuovere/sponsorizzare i post. Quale sarebbe la differenza con il sistema attuale? Magari cliccando sul # sarà possibile verificare chi lo utilizza nelle sue conversazioni, fornendo una funzionalità di tracking agli inserzionisti e rendendo più semplice per gli utenti trovare le informazioni associate.
2. Nell’ambito delle promozioni, partendo da un discreto numero di utenti, utilizzando una strategia intelligente e sperando in un po’ di fortuna, il # potrebbe rivelarsi un ottimo strumento per migliorare la visibilità dei brand su Facebook. Immaginate cosa succede se un # diventa virale su Facebook: altro che le briciole di Twitter..
3. Si potrebbe risolvere il problema legato alla paura di cliccare sulle inserzioni. Se cercando un #, gli utenti verranno reindirizzati a pagine separate che mostrano le conversazioni relative all’argomento specificato, si potranno inserire le inserzioni in quelle stesse pagine, aumentandone così l’efficacia vista la rilevanza per l’#.
A prima vista sembrano questi i modi di integrare l’hashtag meno invasivi e più rilevanti per gli utenti. Ma finché non avremo una risposta sul campo, continueremo a chiederci cosa abbia spinto il Social Media per eccellenza a distogliere lo sguardo dal primo amore: gli utenti.
E tu che ne pensi?
[source: business2community.com]