Il tuo personal brand ha bisogno di immagini.
Immagini per catturare. Immagini per ispirare. Immagini per comunicare.
Per questo non perdere tempo e lavora sulla tua immagine on-line, quella attraverso cui il tuo pubblico immaginerà di te e delle tue competenze.
Si parte per un viaggio creativo e anche strategico: sei pronto? Via!
Crea prima di tutto un concept – la tua idea di comunicazione, ciò che già attraverso il nome si deve comprendere di te.
Scegli il nome con cura – lo dovrai pronunciare e scrivere ogni giorno, dovrà essere chiaro e non storpiabile, dovrà raccontare la tua storia. Mi raccomando: controlla immediatamente che il nome che hai scelto non sia già associato ad altri brand che sono del tuo stesso settore e magari anche che l’url per il tuo futuro sito web sia disponibile: lo è, bene acquista subito il dominio!
Non dimenticarti il payoff, scritto a regola d’arte permette di comprendere subito in quale settore ti inserisci.
Passa al mix di colori, bianco e nero si usano di default (lo sai vero che si creano sia il positivo – logo master – che il negativo vero?) e al massimo altri due colori che anche a livello grafico non devono creare strani effetti ottici (tipo rosso su verde per intenderci “sfarfalla”)
Scegli un’icona che ti rappresenti e inseriscila in modo armonioso nel logo: non deve essere un disegno ma un elemento di stile che potrai usare anche nella tua comunicazione (giusto per capirci, il baffo della Nike può essere usato anche da solo…)
L’effetto deve essere quello di un logo fresco, di stile e che si imprime nella memoria di chi lo guarda.
Ecco qualche esempio pratico per chiarire i concetti appena visti.
Incontriamo tutti i giorni professionisti, potenziali clienti, colleghi e dobbiamo essere pronti a renderci subito accessibili.
Partiamo quindi dal primo strumento che ti può essere utile:
Hai fatto un buon lavoro con il logo?
Bene, non ti resta che declinarlo al tuo biglietto da visita che oltre ad essere “bello” , perché dovrà lasciare il segno e cercare di non confondersi con tutti gli altri, dovrà contenere tutti i tuoi dati di contatto.
Anche in questo caso renditi subito accessibile.
Se puoi spendere qualcosina in più per la stampa puoi scegliere formati particolari o lavorazioni innovative.
Procedi con la produzione di tutto il resto della corporate e ormai sarà un gioco da ragazzi (o quasi) per gli esperti del settore.
Si tratterà di continuare l’immagine coordinata e applicarla ai vari strumenti.
Ecco gli esempi 😉
Questa è la base e poi si possono realizzare folder, block notes, gadget, tutto correlato alla tua immagine!
E così hai un tuo Brand e hai già creato gli elementi visual fondamentali per comunicare off-line. Ottimo!
Ma non credere di aver raggiunto il traguardo: il tuo cammino è appena iniziato e continua online.
Il brand corre sul web: se non ci sei, non esisti. Se ci sei senza saperlo è anche peggio! Quindi comincia subito a costruire e comunicare il tuo brand online.
Identifica la tua nicchia di riferimento. Chi sono i tuoi clienti? Di cosa hanno bisogno? Dove lo cercano? Che tipo di informazione preferiscono: articoli, infografiche, video?
Analizzare questi elementi è fondamentale per capire come e dove muoverti online.
E’ lo strumento di base, di cui non puoi fare a meno. Deve essere
√ Responsive: ovvero non importa se uso il pc, lo smartphone, l’iPhone.. devo poter vedere e fruire dei tuoi contenuti da ogni dove (senza sovrapposizione di testi o immagini ridotte a francobolli!)
√ Veloce: se dopo 5 secondi non comincio a vedere contenuti, me ne vado (e tornerò solo se sono già un tuo utente fedele!). Riduci al minimo gli abbellimenti grafici del tuo sito e usa con cura il testo: quanto meno avrò qualcosa da leggere in attesa di vedere le immagini.
√ Completo: un sito senza i dati di contatto è come un citofono senza cognomi.. come faccio a sapere dove devo suonare?? Dammi possibilità di scelta: numeri di telefono, email, contatto skype, numero verde, profili social. Più canali di contatto equivalgono a maggiore flessibilità e libertà: saprò dove e come trovarti quando ne avrò bisogno (o meglio quando riuscirai a far nascere in me il bisogno di te!)
E ricordati che un sito è come un negozio: se non è piacevole e accattivante, se non cambia, se non si adegua alle mode del momento (sia nella forma che nel contenuto) non è tenuto in considerazione, né dai motori di ricerca, né dagli utenti.
Quindi se puoi (e tutti possono) crea il tuo blog: ti permette di mostrare le tue qualità, le tue capacità, in modo semplice e diretto. Se non sai da dove iniziare, punta su WordPress: è facile, semplice e veloce da installare. E non dimenticare i pulsanti di condivisione social per gli articoli: è importante che compaiano in alto, in basso e anche di lato. L’onnipresenza paga in termini di condivisioni.
Scegli con cura quale canale social usare tra i più battuti: Facebook, Twitter, GooglePlus (devi esserci!), Pinterest, YouTube, SlideShare.
Molto dipende dal tuo target di clienti e dal tipo di contenuti che puoi offrire, ma di base devi essere su GooglePlus perché.. è quello che può darti davvero il massimo della visibilità tra i potenziali clienti che possono essere interessati al tuo business. GooglePlus non ha filtri (come l’algoritmo di Facebook) e gestisce al meglio i post, sia nei contenuti che nelle immagini. In verità, G+ da solo potrebbe diventare il tuo miniblog di lancio ^_^
Legge fondamentale da tenere a mente è che la parte visual deve essere sempre la stessa su tutti i canali.
Se imposti una diversa immagine di profilo per ogni canale, non aiuti l’utente ad riconoscerti a colpo d’occhio tra tutto il marasma. Se sei un’azienda o una PMI utilizza il tuo logo, se sei un freelance utilizza una bella foto a colori in cui sei in primo piano e sorridente (ma senza bisogno di mostrare i tuoi bianchissimi 58 denti.. a meno che tu non voglia fare pubblicità al tuo dentista!)
Lo stesso criterio è valido per le copertine: tutte in stile! Stessi colori, stesso claim, stesse immagini ma in dimensioni diverse (come sai ogni canale ha i suoi cheat sheet e sono assolutamente da controllare ed aggiornare periodicamente).
Pinterest è assolutamente da popolare se ti occupi di creatività manuale, cucina, abbigliamento, beauty e bambini. Di certo tra le tue board non può e non deve mancarne una dedicata alla tua città e alle tue origini.
Su Twitter è importante studiare bene i 160 caratteri della tua biografia: che sia simpatica ci sta, ma deve anche identificarti in maniera univoca e spiegare chi sei e cosa sai fare a chi non ti conosce. E prima di lanciarti in un tango di conversazioni, fai conoscenza e cerca di capire chi vuole cosa e se puoi essere utile e amicarti qualche potenziale follower. Non perdere l’occasione di dire la tua (quando è possibile) e di utilizzare il “Rispondi a tutti” in modo da allargare il giro delle tue conoscenze. E tieni d’occhio gli hashtag esistenti e i più usati per arrivare più velocemente a nuove amicizie virtuali.
Su Facebook la gestione è.. un’altra cosa! Gli hashtag sono stati implementati, ma in realtà usati poco e male per giunta. Quello che conta sono i contenuti e l’approccio: devi essere un amico, via il Lei e benvenuto al Tu, non annoiare gli utenti con notizie troppo tecniche (a meno che il tuo lavoro te lo imponga), cerca sempre di essere divertente e di grande ispirazione, usa post di solo testo e post di testo e immagini, fai domande, risolvi problemi e rispondi a tutti (anche in caso di commenti negativi).
Lo so cosa stai pensando: si, ma quante volte al giorno devo pubblicare? Posso dirti una cosa, in tutta sincerità? Io sono dell’idea che ogni brand ha il suo numero ideale di post su ogni piattaforma: dipende dal numero di seguaci, dagli orari di maggiore presenza, dal numero di interazioni e conversazioni che si riesce a far nascere. 3 post al giorno tutti i giorni, 1 post al giorno per 3 giorni la settimana, mi sembrano le indicazioni di un medico. E per quanto di scientifico ci sia nei social media, la verità è una e una sola: ciò che conta è conversare e comunicare nel modo corretto ad un numero sempre maggiore di utenti.
La tua vera ricchezza sono i rapporti umani che riesci a stabilire con chi ti segue, con chi impara ad avere fiducia in te, con chi parla di te ad amici e conoscenti. Questo è il vero marketing che i social possono arricchire: emotional & sensational marketing.
Le vendite avvengono in altri luoghi, non sui social.
Il tuo obiettivo principale deve essere quello di incrementare le conversazioni , dando forza , carattere e autorevolezza al tuo brand. A quel punto la comunicazione si sposterà dal canale social al tuo sito/blog. Se questo è chiaro, lineare e ben congegnato, chiunque troverà la CallToAction più adatta e la cliccherà.. ed è il momento in cui l’utente visitatore si trasforma in potenziale cliente.
Tante informazioni eh? Permettici di lasciare un riassuntino in musica lungo 60 secondi per ricordare meglio le regole di base.
Noi ti abbiamo accompagnato fin qui.. adesso continua tu e gioca bene le tue carte. Se il cliente esce dal tuo ristorante senza pagare perché qualcosa è andato storto, perderai il cliente, la tua autorevolezza e un numero indefinito di nuovi potenziali clienti.
ps. Se l’articolo ti è piaciuto.. condividilo, intanto noi cantiamo: we will we will rock you(r) Brand! ^_^
5 Comments
Cara Cinzia, è sempre un onore e un piacere scrivere i post con te!
Spero che ci siano consigli utili e che ogni Brand oggi possa cantare con noi 😉
Grazie!
Francesca l’onore e il piacere sono corrisposti in tutto e per tutto ^_^ Le conversazioni ci diranno se siamo state utili 😉
complimenti @cinziadm:disqus e @francescaborghi:disqus !
Ottimo post con spunti utili per intraprendere nuove strade e consolidare quelle già in atto perché… tutto è migliorabile! Grazie.
Come si dice: ‘non si ha mai una seconda occasione per fare una buona prima impressione’, no?
Sicuramente il logo di un brand serve anche a questo. A trasferire come in quella prima stretta di mano, tutto il carattere ed i valori che non sempre si ha tempo e spazio di spiegare.
Come per questo post: l’immagine principale colpisce, incuriosice e fa presagire il tono e il contenuto dell’articolo 😉
La mia esperienza? Sto combattendo da mesi per il cambio di nome e logo di un’azienda che sono stati decisi troppo in fretta e senza pensare alle diverse declinazioni come ben dite voi. Non c’è solo la carta o solo il web, il brand è ovunque!
Grazie!
Grazie a te Valentina 🙂
A volte la passione ci fa fare scelte affrettate, “de panza”: a volte va bene, altre meno e rimediare non sempre è facile.
Ultimamente mi sono ritrovata alle prese con la ricerca di nomi per un paio di futuri brand e quando ho accettato l’incarico ho espressamente dato i termini di tempo indicativi necessari per portare a termini l’operazione: la prima risposta dei clienti è stata “Addirittura?! Mica ho chiesto di scrivere I Promessi Sposi!”
Quando ho iniziato a fare la lista di cosa tenere in considerazione (e perché) prima di definire il nome del Brand… alla terza voce sono capitolati ^_^
Per fortuna, quando serve, riesco ad essere convincente e motivante 😀