Ho mostrato ai miei figli pezzi storici del cinema italiano e non: le scene eclatanti dei film che hanno fatto la storia della commedia.
Ho cominciato con Totò e Peppino e la celeberrima scena della lettera di raccomandazione, ho continuato con la Benigni e Troisi e l’arcinota scena del Fiorino e ho terminato – al momento – l’opera con la scena che guardo da 20 anni e continua a farmi ridere come fosse la prima volta.
Ecco il brano in questione, tratto da “Non guardarmi, non ti sento”
E mentre li guardavo ridere, riflettevo sul fatto che alcune di quelle scene, estrapolate dal contesto, seppur memorabili, riescono a stento a strapparmi un sorriso. E mi sono detta: “E se funzionasse così anche per le vendite?”.
Faccio un passo indietro e mi spiego.
Quando vedi una commedia per intero, ridi quasi per inerzia anche al cospetto delle battute più sciocche. I tempi comici sono quelli che determinano il successo (o l’insuccesso) del film e la tua percezione dello stesso.
La percezione influisce sull’emozione con cui cataloghi il film nella tua memoria e la stessa emozione ti pervade ogni volta che il ricordo del film si affaccia nel tuo quotidiano vivere.
In breve, più un film ti diverte la prima volta, più sorridente sarà il ricordo che ti porterai dentro. E proverai le stesse sensazioni anche quando rivedrai le scene madre estrapolate dal loro contesto: perché il contesto te lo porti dentro.
Se ti occupi di vendite, il tuo obiettivo è vendere. Come l’obiettivo di ogni film è di sbancare al botteghino. Ovvio.
Ma un film sbanca quando diventa un successo e lo diventa perché viene presentato come “il miglior film di sempre” (presentazione standard del 75% delle pellicole proiettate nei cinema ogni anno), chi va a guardarlo rimane “folgorato” e ne parla con entusiasmo a tutti quelli che incontra. E poi ci sono i mezzi di comunicazione che raccolgono recensioni, racconti, emozioni e li propinano al pubblico a casa in tutte le salse, influendo sul loro processo di scelta (e di acquisto – del biglietto).
Ma stai sicuro che quando andranno al cinema, non si aspettano di ridere solo una volta per una battuta eclatante: si aspettano di divertirsi per tutta la proiezione.
Il marketing funziona allo stesso modo: è la corretta gestione dei “tempi comici” a determinare il successo di una vendita. Bisogna battere il ferro finché è caldo!
Un esempio su tutti: se entro nel tuo negozio o navigo sul tuo sito e compro un solo prodotto, tu hai raggiunto il tuo obiettivo, ma i tuoi “tempi comici” sono da cabaret, non da film. E funzionano così perché così li hai strutturati: per i tuoi 3 minuti di notorietà. E poi?
E poi magari qualcuno tornerà per la qualità dei prodotti, per i prezzi convenienti, per la gentilezza e la professionalità del tuo team, ma sarà solo per un’altra singola risata. E invece…
E invece dovresti organizzarti per trasformare il tuo sketch in qualcosa di più corposo: dargli forma e sostanza, sceneggiare il tuo obiettivo e dare al pubblico un percorso da seguire.
Se i tempi comici della strategia funzionano, il #marketing ha successo! Altrimenti avrai solo venduto qualcosa a qualcuno.
E così, se vado a tagliarmi i capelli, faccio pure lo shampoo speciale e magari mi porto a casa anche l’anticrespo. Se compro un nuovo indumento, in realtà ho bisogno di un outfit completo. Se ho bisogno di imparare l’inglese, compro il corso base, ma ho bisogno di quello avanzato. Se compro un panino, avrò bisogno anche di prosciutto e funghetti, ma magari prenderei anche una bottiglietta d’acqua.
Così il percorso si fa articolato e l’obiettivo raggiunto.
Come puoi farlo tu, io davvero non lo so.D’altra parte, sei o non sei il regista del tuo capolavoro? E allora, se vuoi entrare nella storia, pensaci su e poi agisci (e magari fammi sapere qualcosa, che io sono curiosa!). Have Fun & Share It 😉