Stai cercando la risposta nel posto sbagliato

Stai cercando la risposta nel posto sbagliato

Stai cercando la risposta nel posto sbagliato
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Ogni giorno cerchiamo nuove risposte a vecchi interrogativi. O almeno così facciamo finché non capiamo che abbiamo cercato la risposta nel posto sbagliato! 

Se ancora non lo sapete, ve lo dico io: l’unico pensiero di una mamma freelance, dopo aver lasciato i pargoli a scuola, è quello di dedicarsi un po’ di tempo, vagabondando per la città (o per i negozi, se preferisce), godendosi ogni attimo di meritata depurazione uditiva e intensiva bradipizzazione del tempo.

Io l’ho fatto, la settimana scorsa.

E mentre camminavo lentamente, ho sentito dire ad un ragazzo: “Il mio sogno è di andare a Dublino e fare il disegnatore, ma non ho i soldi. Quindi devo prima trovarmi un lavoro qui e magari l’anno prossimo…”

Ho subito pensato che ci fosse un errore di fondo nella visione e nella frase del ragazzo: una nota stonata che non riuscivo a intercettare. Avevo evidente bisogno di un caffè ed entrai in un bar.

E proprio dietro di me, entrò un tipo: capelli arruffati, barbetta incolta, scarpette ginniche e vestito grigio con maglietta girocollo bianca. Lo guardavo riflesso nello specchio dietro il bancone per cercare di definire che età avesse: non riuscivo a capirlo.

Capirai che non potevo lasciare che quell’interrogativo destabilizzasse il mio equilibrio: dovevo sapere!

Qualche minuto più tardi eravamo fuori dal bar a chiacchierare. Adesso so che è nato nel 1994 e che vive e studia in Inghilterra. E per saperlo non ho avuto bisogno di trovare una scusa per parlargli: me lo ha detto la sua maglietta. Poi, ovviamente, io ho dovuto attaccato bottone per accertarmi della veridicità dei dati! ^_^

Ed è stato così, per caso, che ho scoperto che Gianluca sognava di trasferirsi in Inghilterra dai tempi del superiore, che i suoi genitori non erano in condizione di poterlo sostenere economicamente e che non poteva (per motivi familiari) trovarsi un lavoretto part-time per mettere da parte la cifra necessaria per partire e realizzare il suo sogno.

E qui viene il bello. Sai come ha svoltato la situazione? Cercando la risposta ai suoi problemi nel posto giusto! Ed ecco trovata la nota stonata del ragazzo che avevo sentito parlare per strada.

Due persone con lo stesso problema (un espatrio volontario), con lo stesso obiettivo (trovare i soldi per partire), ma con un approccio diverso. Mentre il ragazzo ascoltato per strada vede come unica soluzione quella di doversi trovare un lavoro, Gianluca (impossibilitato a questo tipo di impegno) sa che quello di cui ha bisogno è “una rendita”. Ma dove la trovi una rendita che non implichi anche il lavoro? Che diamine, sul web!

Così un giorno, mentre navigava sul web, Gianluca (che ha la fissa delle magliette personalizzate) incappa in una pubblicità che sembra fare al caso suo: una piattaforma da cui puoi disegnare, realizzare e vendere la maglietta dei tuoi sogni a rischio zero.

In pratica, funziona così: Teezily (così si chiama) “è una piattaforma on-line, 100% gratuita, nata a Parigi nel gennaio del 2014. Ma non é solo uno shop di magliette. L’unica cosa necessaria su Teezily, sarà creare una campagna, passando dal Teezilylab, ovvero il “laboratorio” nel quale si lascia libertà alla creatività dell’utente. Qui, viene lasciata al creatore ogni possibilità di personalizzazione della maglietta, il che rende ogni campagna unica e ogni t-shirt a tiratura limitata. Una volta pubblicata la campagna, basterà pubblicizzare la propria creazione per iniziare a vendere.” [cit. dal sito ufficiale]

La variabile “social” assume un valore determinante: potremmo avere la stessa idea in due, ma raggiungere risultati opposti, vuoi perché non incontriamo il gusto dei nostri amici, vuoi perché non abbiamo individuato la giusta nicchia di interesse.

Gianluca ha prima provato il sistema con la scusa di un matrimonio: ha creato una maglietta con un’espressione dialettale che avrebbe divertito i presenti e ha chiesto agli amici di comprarla per fare una simpatica sorpresa agli sposi. Fatto sta che la maglietta in questione è stata apprezzata e l’hanno comprata gli amici e anche alcuni amici degli amici. Così Gianluca ha raggiunto l’obiettivo di vendita e ha incassato. Poi ci ha preso gusto!

Ha capito che la cosa poteva funzionare e ha cercato il modo di massimizzare le vendite e minimizzare i tempi, sfruttando la sua rete di conoscenze. Per farla breve, basandosi sul principio di appartenenza, ha realizzato e messo in vendita il suo anno di nascita. Idea geniale nella sua semplicità: in meno di un mese ha guadagnato la cifra necessaria per affrontare il viaggio, senza però lavorare un solo giorno.

Gianluca non aveva alcuna certezza che la sua idea avrebbe funzionato, ma ha trovato il mare magnum giusto in cui pescare: col minimo sforzo ha centrato l’obiettivo, rendendo molto ampio il bacino di utenti potenzialmente interessati all’articolo, grazie alla forza della rete. E ad oggi il suo profitto ha toccato quota 50mila euro in due anni [io rosico e tu?! -_- ]

Insomma, mi viene da dire che, se la risposta giusta non si trova è perché la si cerca nei posti sbagliati. Forse gli stessi identici posti in cui l’avrebbero cercata i tuoi genitori. E la vita insegna che se un problema si ripropone, è evidente che per risolverlo una volta per tutte devi tentare strade e prospettive nuove. E non è questione di fortuna o coincidenze, ma di rottura degli schemi: una piccola rivoluzione che può fare la differenza.

 

E tu, come affronti le situazioni: lasciandoti guidare dai preconcetti e dai pregiudizi cui siamo abituati o guardando le cose da sempre nuovi punti di vista? Se ti va, ti aspetto nei commenti.  Have Fun & Share It 😉

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Cinzia Di Martino
Cinzia Di Martino
Mi definiscono (e mi definisco) una persona positiva, propositiva, decisa e ottimista (e anche chiacchierona). Sono laureata in informatica, ma ho una passione spropositata per blog, social media, marketing e web design.

3 Comments

  1. Silvia ha detto:

    Bello due storie a confronto! due approcci diversi.
    Ti dirò la mia. In questa faccenda secondo me, c’è si la necessità di guardare le cose da altri punti di vista, perché cercare altrove, significa anche farsi domande diverse, e comunque agire, fare qualcosa di diverso rispetto a prima per ottenere dei risultati diversi da quelli che hai ottenuto fino ad oggi.
    Ma c’è anche un altro aspetto secondo me. La necessità! Il ragazzo delle magliette, aveva l’impossibilità di cercare un altro lavoro, e quindi si è ingegnato ancora di più!
    A volte bisogna proprio trovarsi alle strette, all’angolo per trovare le risposte e bisogna avere la forza per farlo.
    Bellissimo post, ti adotto subito

  2. Luca Borghese ha detto:

    Molti oggi cercano la risposta nel posto sbagliato cercando la stabilità economica guidati da preconcetti. Questo spesso li porta a lamentarsi di non trovare lavoro o svolgere un lavoro che non piace. Quando forse la soluzione è proprio dietro l’angolo, basta cercarla nel posto giusto!

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