Quello che vedete nell’immagine è uno dei giochi tradizionali che, per eccellenza, aiuta lo sviluppo cognitivo dei bambini.
Sinceramente: quanti di voi resistono alla tentazione di sistemare i vari pezzi per forma e/o colore? Io no, è più forte di me. Incastrare i pezzi nelle forme giuste, estasiarmi per la corrispondenza dei colori mi dà una sensazione di soddisfazione interiore, mi fa stare bene, mi fa sentire tutt’uno con il gioco stesso.
E sapete di cosa mi sono resa conto oggi? Esiste una profonda correlazione tra il gioco delle forme e… [suspense]…
Pensateci un attimo. Quando un utente riesce a riconoscervi, identificarvi e incastrarvi nella “forma giusta”, cosa vuol dire? Significa che avete ben definito, comunicato e costruito il vostro brand in chiave personale ed emozionale, ovvero il personal branding. [Non ve lo aspettavate eh?]
Se vi state chiedendo come sia possibile, vi spiego le 3 semplici linee guida da seguire.
#1. Definire. Rispondete a 3 semplici domande: chi sono? cosa faccio? perché sono unica?
Esempio:
Sono una community manager e aiuto la tua azienda a creare/rafforzare la sua credibilità online.
Prendetevi pure il tempo che vi serve, ma rispondete con il cuore: perché ciò che davvero vi rende vincenti è la passione. La passione non fallisce mai!
L’unità di misura da tenere a mente è il tweet: riuscite a rispondere alle tre domande in un massimo di 140 caratteri? 🙂
#2. Comunicare. Dopo aver definito chi, cosa e perché, cominciate a comunicarlo agli altri in modo chiaro, conciso e consistente.
Che parliate con Luigi, il meccanico, o Giorgio, il professore universitario, non ha importanza: assicuratevi di parlare in maniera semplice ed efficace.
Chi vi ascolta/legge, deve capire e ricordare ciò che dite per poterlo poi raccontare ad altri e aiutarvi a comunicare il vostro personal branding. Fate in modo che gli altri parlino bene di voi (soprattutto quando non ci siete): dategliene un motivo, sempre!
#3. Costruire. Il personal branding si nutre di web, quindi la presenza online è di fondamentale importanza: se non ci siete, non esistete; se ci siete senza saperlo, è anche peggio!
Dovete avere un sito web: veloce, completo e responsive.
Dovete (non potete, dovete!) avere un blog: un sito statico è una cartolina, bello ma fine a sé stesso. Un blog è una gita in compagnia! Vi permette di mostrare le vostre qualità e competenze agli altri; vi permette di incontrare e conoscere gente con le vostre stesse passioni; vi permette di crescere personalmente e professionalmente.
Dovete essere attivi, presenti e utili sui social media.
A questo punto siete pronti a giocare ed aiutare lo sviluppo cognitivo di utenti/lettori/clienti nei confronti del vostro brand!
2 Comments
Articolo interessante che racchiude una seppur breve introduzione a come costruire il proprio personal branding. Ci sarebbe molto altro da dire 🙂
Daniele
Ciao Daniele,
ovviamente hai ragione: ci sarebbe molto da dire ^_^ ma questa volta voleva essere “solo” una breve intro.. magari a breve vedrò di approfondire l’argomento (e spero di leggere i tuoi suggerimenti e approfondimenti) 😉