Intervista personale e professionale a Davide Licordari, 30 anni portati male e la barba lunga per scelta. #SocialMedia Strategist, blogger, torinese. Papà di @twitstupidario e dei TweetAwards. A pc spento (e smartphone scarico) ama cucinare (e mangiare) e bere una birra in buona compagnia.
I tuoi contatti?
[Siti web e account social su cui sei attivo]
Scrivo di SMM su www.davidelicordari.com
Attivo su Facebook: /davide.licordari (profilo) e /davidelico (pagina)
Twitter: @davidelico
Pinterest: /davidelicordari
Instagram: @davidelico
Linkedin: davide licordari
G+: https://plus.google.com/117623840067965451681
Vizi e virtù di Davide
[Per la serie sono un uomo, non sono un santo..]
Sono pigro e indeciso, ma io dico che è colpa del fatto che sono troppo buono. E poi sono incredibilmente bello. E modesto, scrivilo!
Vizi e virtù di @davidelico
[Ovvero ciò che ti contraddistingue e definisce nel web 2.0]
Davidelico mi somiglia: è uno che lavora nel mondo della comunicazione ma che la vive in modo scanzonato; uno che si prende in giro volentieri e che odia i termini anglofoni del marketing. Uno che cerca di porsi a 360° anche sui social, evitando di essere monotematico…diciamo che curo il mio personal branding cercando di non farmi notare solamente come un professionista del web.
Saggezza in pillole
[La tua citazione (famosa o non) preferita]
[Tweet “Non dite a mia madre che sono un Social Media Strategist, lei mi crede pianista in un bordello.”]
Rivisitazione 2.0 di un famoso detto degli albori della pubblicità; in fondo, quanti di voi non sono ancora riusciti a spiegare ad amici e parenti che lavoro facciamo?
Per fortuna che c’è….
[La tua principale fonte di ispirazione]
La strada! Me ne starei tutto il giorno su una panchina a commentare (twittando!) ciò che vedo 🙂
A parte tutto, dico i quotidiani e i blog che seguo: è necessario essere sempre informati, sempre curiosi e attenti a ciò che succede intorno a noi, in fondo chi fa il mio mestiere vive (seppure virtualmente) a stretto contatto con il pubblico, con la massa degli utenti web.
Il tuo Blog è la meta preferita di..
[Chi sono i tuoi lettori ideali e cosa trovano di diverso dagli altri Blog]
I miei lettori sono principalmente addetti ai lavori: esperti di marketing e comunicazione di aziende più o meno grandi; social-cosi come me, studenti di comunicazione. Il mio blog è piuttosto verticale e devo dire che, effettivamente, è proprio a loro che mi rivolgo!
Cerco di produrre articoli originali e di commento/analisi a ciò che succede nel mondo del SMM: questo vuol dire scrivere meno ma scrivere solo cose che si trovano esclusivamente sul mio sito. Ecco perché non vado oltre i 6-8 post al mese, ahimè!
Su Twitter..
[Come gestisci la tua presenza e cosa cambieresti (e perché)]
Twitter, rispetto agli altri social, è quello che utilizzo di più nelle vesti di “blogger”: oltre a proporre i miei contenuti pubblico spesso link che trovo interessanti e utili per chi mi segue. Ma non solo:
[Tweet “Twitter è anche il luogo in cui condividere pensieri, riflessioni e battute sull’attualità”]
Non voglio essere noto ai miei followers solo come un serio professionista, ti pare? 🙂
Cosa cambierei? La difficoltà di tener traccia alle conversazioni nate da un singolo twit.
Su Facebook..
[Come gestisci la tua presenza e cosa cambieresti (e perché)]
Facebook lo utilizzo su due piani: il profilo personale come una sorta di diario digitale sul quale condividere cose leggere, foto, il mio quotidiano insomma (senza mai però mettere nulla di estremamente personale); la pagina del mio blog invece è il luogo da cui pubblicare contenuti e articoli relativi al mondo del SMM, ovvero tutto ciòche riguarda la mia parte oscura da lavoratore del web.
Su Google+..
[Come gestisci la tua presenza e cosa cambieresti (e perché)]
Lo sto riscoprendo ora dopo mesi e mesi di incertezza. Il fatto che sia un mix di Facebook ma con i contatti di Twitter me lo ha reso indigesto da subito, tuttavia piano piano sto riuscendo a capire l’importanza strategica di questo strumento in chiave di posizionamento SEO e divisibilità web.
Su Pinterest..
[Come gestisci la tua presenza e cosa cambieresti (e perché)]
A parte la board in cui raccolgo foto di succinte signorine?
Pinterest lo uso come un cassetto in cui buttare tutti i contenuti interessanti che trovo sul web, soprattutto infografiche relative all’elaborazioni di ricerche fatte sui social. E spesso come fonte di ispirazione per i contenuti che devo produrre sugli altri social.
Su Linkedin..
[Come gestisci la tua presenza e cosa cambieresti (e perché)]
Profilo aggiornatissimo e condivisione dei miei articoli del blog. Lo uso come una vetrina per coloro che potrebbero essere interessati alle mie prestazioni professionali, non certo come un social classico (no intrattenimento quindi). Uso poco i gruppi causa mancanza di tempo.
Su Slideshare..
[Come gestisci la tua presenza e cosa cambieresti (e perché)]
E se non lo usassi?
Su YouTube..
[Come gestisci la tua presenza e cosa cambieresti (e perché)]
Personalmente lo uso solo come fruitore: non produco video! 🙂
Attrezzi del mestiere..
[Di quali strumenti di gestione e analisi non potresti fare a meno?]
Dico hootsuite su tutti: mi permette di gestire tutti gli account Twitter che seguo (almeno 7) contemporaneamente, il che è fondamentale. Uso ben pochi altri strumenti in realtà…non potrei fare a meno dei blog che seguo quotidianamente per aggiornarmi e per farmi ispirare quello no!
Il segreto del tuo successo è..
[Un suggerimento da condividere con chi non è ancora arrivato “in cima”]
Nessun segreto e nessun successo: semplicemente, passione nel fare il proprio mestiere e la giusta dose di sensibilità nel capire le dinamiche relazionali. Quando si comunica bisogna sempre ricordarsi chi sono le persone a cui si parla e non bisogna avere la presunzione di considerarsi superiori in quanto (più o meno) esperti.