Erano gli anni ’70 quando i miei genitori si sono sposati e hanno fatto il viaggio di nozze in 500.
Si hai letto bene. Con una 500 blu coi sedili bianchi sono partiti dalla Sicilia e sono arrivati fino a Venezia! Più che un viaggio di nozze oggi lo definiremmo una follia, un’odissea ma per quei tempi è stata un’esperienza come un’altra e uno splendido viaggio pieno di ricordi.
La 500 blu in questione era di mio nonno e non era nemmeno l’ultimo modello, ma faceva ciò per cui era stata costruita e commercializzata: trasportava persone e cose da un punto di partenza ad un punto di arrivo.
Mio nonno l’aveva acquistata molti anni prima, ma non era il primo modello: non avrebbe potuto permetterselo con il suo stipendio, una moglie e quattro figli.
A dire la verità ci aveva sperato, ma si era ricreduto in tempi brevi.
Aveva dovuto ricredersi, per forza. Acquistare il primo modello non gli sarebbe servito a molto visto che non aveva i sedili posteriori e al posto dei finestrini aveva due semplici deflettori.
Riusciresti ad immaginare di fare un viaggio (seppur breve) in sei in un’auto a quelle condizioni? Io decisamente no, non ci riesco.
Ecco perché mio nonno preferì aspettare tempi migliori. Anche perché il prezzo di quattrocentonovanta mila lire non era poi così abbordabile per chi ne guadagnava un quinto in un mese.
Anche la FIAT capì l’antifona: come mio nonno, tanti altri avevano problemi simili e vendere quel simbolo di crescita e industrializzazione a quelle condizioni si stava dimostrando quasi una missione impossibile.
Per questo motivo, la FIAT (che ai tempi era una vera Azienda!) fece un’operazione commerciale che nessuno aveva ancora azzardato, perché fu un azzardo.. andato bene per fortuna.
Cambiò il suo prodotto, migliorandolo, aggiungendo degli optional che in realtà erano dei must immancabili pensando non più al singolo ma alla comunità: aggiunsero i sedili posteriori, i finestrini, persino il posacenere e potenziarono il motore.
Poi la rimisero in vendita allo stesso prezzo.
Ora, tu che hai acquistato quel prodotto poco tempo prima, ma senza optional e a quel prezzo, come l’avresti presa? Male, malissimo, no?
La FIAT del tempo lo intuì e non cadde nella trappola: sfruttò l’errore per migliorare senza rovinarsi la reputazione e anzi dando motivo non solo di parlare di sé, ma di parlare bene del marchio FIAT.
E dopo aver messo in vendita il nuovo modello “full optional” a 490.000 lire e aver abbassato il prezzo del modello base a 465.000 lire, rimborsò chi aveva già acquistato il primo modello con un assegno di 25.000 lire.
Un’operazione che portò nelle casse dell’azienda FIAT svariati milioni di lire, non perché di colpo tutti si potessero permettere la spesa, ma perché l’azienda riuscì così a trasmettere quei valori di serietà, affidabilità e onestà molto apprezzati dal pubblico (e non solo quello dell’epoca – anche oggi funzionerebbe allo stesso modo!).
E probabilmente fu proprio grazie a questa operazione che la FIAT divenne la grande casa automobilistica che ci ha accompagnati fino a qualche anno fa e noi ci siamo evoluti fino ad avere un’auto per ogni componente della famiglia.
Tutto ciò non sarebbe successo senza azzardare quella mossa poi rivelatasi vincente sul mercato. E quando parlo di azzardo non mi riferisco all’assegno da 25.000 lire, ma all’aver agito dalla parte del pubblico, aver puntato sui valori comunemente riconosciuti ed apprezzati, aver agito come dovrebbe fare un buon padre di famiglia.
Se solo di queste Aziende ce ne fossero ancora, oggi forse il nostro Paese non sarebbe in queste condizioni.