Intervista personale e professionale ad Andrea Girardi: HR Specialist, advanced training for #freelance, #managers and #entrepreneurs… Ma è solo una copertura per cose più semplici.
I tuoi contatti?
[Siti web e account social su cui sei attivo]
Twitter, Pinterest, googleplus e facebook. Sugli ultimi due sia come profilo personale che come pagina.
E poi naturalmente il blog girardihr.com (che presto beneficerà di un profondo restyling).
Vizi e virtù di Andrea
[Per la serie sono un uomo, non sono un santo..]
Il caffè, il caffè, il caffè! Mi piace preparato in ogni modo, a qualunque ora del giorno e della notte. Se vuoi prendermi per la gola basta un caffè. E poi mi innamoro follemente delle idee ardite e delle persone argute.
Virtù…. Sono molto paziente, ma proprio tanto: so aspettare anche mesi se necessario.
Vizi e virtù di Girardihr
[Ovvero ciò che ti contraddistingue e definisce nel web 2.0]
Qui è dura rispondere, perché in effetti non c’è una grande differenza tra la persona e il professionista. Forse come professionista sono ancora troppo “tecnico” nei contenuti, dovrei essere un po’ più fruibile.
In compenso metto tutto me stesso in quello che faccio e dedico almeno 2 ore al giorno per aggiornarmi e integrare nuove competenze.
Saggezza in pillole
[La tua citazione (famosa o non) preferita]
[Tweet “Se vuoi essere qualcuno, sii te stesso e cerca di esserlo meglio che puoi”]
da sempre, credo di averla sentita la prima volta intorno ai 15 anni. Seguirla è stato un pochino più complesso: l’ultima maschera l’ho tolta alla soglia dei 30 e da lì è stato tutto in discesa.
Mi piace perché è il modo più facile ed efficace di affrontare il quotidiano. E poi è faticoso portare una maschera.
Per fortuna che c’è….
[La tua principale fonte di ispirazione]
Vuoi la mia musa ispiratrice? 😀
Ti dico solo che ha gli occhi di velluto… verde.
Più prosaicamente le idee mi vengono ascoltando le persone con cui mi rapporto, ma proprio tutti: il barista, un amico, un cliente… tutti hanno sogni e desideri e passioni e quando raccontano mi fanno venire le idee. Qualcuno mi ha fatto venire qualche idea migliore.
Il tuo Blog è la meta preferita di..
[Chi sono i tuoi lettori ideali e cosa trovano di diverso dagli altri Blog]
Bella domanda Cinzia! Averla una risposta. Dal mio punto di vista il lettore ideale è quello che legge e mette in pratica, perché di diverso dagli altri nel mio blog trovi tante risorse pratiche utilizzabili subito. E sono contenuti che non trovi altrove.
Su Twitter..
[Come gestisci la tua presenza e cosa cambieresti (e perché)]
Con tanta attenzione: mi piace twitter, è conversazione, comunicazione, è rapido, sintetico e consente di conoscere abbastanza bene le persone. Lo reputo il social più vicino a quello che è un rapporto reale. Su twitter non ti nascondi, non puoi bluffare: quello che sei viene a galla velocemente. E poi è l’unico realmente mobile.
Non cambierei niente, piuttosto voglio sperimentare con Vine e dedicare più tempo ai follower con cui in questo momento ho meno interazione.
Su Facebook..
[Come gestisci la tua presenza e cosa cambieresti (e perché)]
Non mi piace, non mi è mai piaciuto, ci sono da poco perché il mio staff l’ha preteso, qui più che cambiare devo proprio iniziare ad usarlo in modo più efficace. Sto imparando a capire le dinamiche della piattaforma, che sono molto diverse da twitter. Lo trovo “”lento” nelle interazioni e anche un po’ noioso nei contenuti.
Su Google+..
[Come gestisci la tua presenza e cosa cambieresti (e perché)]
Cosa dirti di Google+ ? Semplicemente è Google, niente di più e niente di meno. Credo sia una cosa più da addetti ai lavori ma proprio per questo lo ritengo molto più importante di facebook. Quello che fai su google+ è rilevante per google, e se va bene a google allora va bene a tutti. Può non piacere, ma è un fatto. Lo trovo anche più semplice da usare. Cosa cambierei: qui il discorso è sempre quello: io sui social non esistevo fino a poco tempo fa e quindi più che cambiare devo integrare. Lo trovo più semplice da capire e da usare rispetto a facebbok e soprattutto in chiave local sarà uno strumento che presto userò molto.
Su Pinterest..
[Come gestisci la tua presenza e cosa cambieresti (e perché)]
Pinterest per me è come la musica: una cosa che non capisco e mi piace da matti. Le immagini aiutano a valicare i confini di lingue e tradizioni. Sono più o meno comprensibili a qualsiasi latitudine. Un motore di ricerca per immagini. Lo uso molto per trovare idee, meno per fornirne, ma anche qui cambierò presto rotta. Una cosa che non mi vedrete mai pubblicare è un’infografica.
Su Linkedin..
[Come gestisci la tua presenza e cosa cambieresti (e perché)]
Un social con alle spalle una buona idea, che si è rivelato freddo e inaffidabile. Cercare un profilo su linkedin è 1000 volte meno efficace che trovarlo su twitter. Non trovo quasi nulla di serio in quello che dovrebbe essere il social serio.
Su Slideshare..
[Come gestisci la tua presenza e cosa cambieresti (e perché)]
Cos’è? Scherzi a parte so cos’è, ma non lo uso, non ho un profilo e faccio anche tanta fatica a guardare quando qualcuno lo usa. Non è sufficientemente mobile e io non ho tempo per passare la giornata davanti al pc, mentre nei tempi morti lo smartphone è sempre a portata di mano.
E poi le slide mi piacciono poco: anche offline le uso poco e molto raramente.
Su YouTube..
[Come gestisci la tua presenza e cosa cambieresti (e perché)]
Youtube è parte della galassia google, e già questo basterebbe. I video sono il futuro del social, soppianteranno tutto, salvo twitter che consente velocità di interazione maggiori.
Mi piace youtube, perché permette di creare pillole di contenuti forti, quasi come si fosse dal vivo, in modo semplice, veloce, efficace e soprattutto mobile.
Ho un canale, fermo per il pubblico, ma attivissimo: lo usiamo molto per messaggi vocali in cui inseriamo l’intenzione e tutto il paraverbale. Ma per ora resta una cosa interna all’organizzazione. Cosa cambierei? Cosa cambierò! Sto preparando dei video cortissimi, al massimo 90 secondi, per integrare i contenuti del blog.
Attrezzi del mestiere..
[Di quali strumenti di gestione e analisi non potresti fare a meno?]
Gli occhi per guardare, le orecchie per ascoltare, un’ottima memoria, empatia e tanta attenzione. E uno smartphone, perché mi permette di essere connesso sempre e praticamente ovunque. Il 90 % di quello che mi vedi fare sul web lo faccio con lo smartphone.
Il segreto del tuo successo è..
[Un suggerimento da condividere con chi non è ancora arrivato “in cima”]
Specializzati, segui le tue passioni e preparati a lavorare più di quanto tu abbia mai immaginato, ma soprattutto non arrenderti mai. Esternalizza tutto ciò che puoi e concentrati su quello in cui sei davvero bravo.
Ehi Cinzia, hai dimenticato di chiedermi..
[Come sai ho un’età! Se ho dimenticato di chiederti qualcosa di importante, per favore scrivimelo qui sotto 😉 ]
Non mi hai chiesto cosa bolle in pentola. Stiamo preparando una serie di contenuti tagliati su misura per i freelance, per aumentare le loro possibilità di successo esponenzialmente. Non posso svelarti di più per ora.
Grazie ad Andrea per aver risposto alle domande e.. non vedo l’ora di poter fruire dei suoi contenuti nelle nuove forme: delle pillole da 90 secondi, farò un film da vedere almeno una volta al giorno #sapevatelo!
P.S. Ricordati di condividere l’intervista! 😉
2 Comments
Andrea ha scritto uno dei post più intelligenti che io abbia mai letto in occasione di #BattleRoyale di ScquoladiBlog. L’ho visto per caso perchè il grande Geom. Alfieri l’ha condiviso su twitter. Ho poi conosciuto Andrea proprio in occasione di #BattleRoyale, è stato simpatico ed estremamente disponibile e generoso nel dispensare consigli, ho parlato con lui della mia situazione lavorativa e mi ha dato alcune dritte su cui sto lavorando. Chiaramente un grande professionista con un anima nobile, forse il suo successo parte proprio da questo. Grazie Andrea.
Per me un grande professionista, ma anche una grande persona, si distingue proprio per la volontà di condividere tutto o comunque gran parte di ciò che sa e di ciò che ha imparato dalla sua esperienza diretta senza doverlo per forza tenere per sé come un segreto sotto chiave. Andrea è, appunto per questo, un grande.