Ognuno vede le cose a modo suo. Anche i clienti. E allora prova a cambiare il tuo punto di vista, perché è questa l’arma vincente per i tuoi affari.
E così un’altra giornata è andata. Anche oggi il guadagno è stato minimo. Molte persone hanno buttato l’occhio nel tuo negozio, camminando velocemente. Nessuno (o quasi) si è fermato ed entrato per comprare il tuo prodotto.
Eppure hai un sito, sei su Facebook, su Foursquare e su Instagram, ovviamente su Twitter e Pinterest & co.
So cosa stai pensando: ti manca l’ecommerce. E forse potrebbe fare la differenza.. secondo te. Beh, scordatelo. L’ecommerce non è il Paese della Cuccagna: è uno strumento in più, ma è di contorno e di strategia, non di punta (almeno non agli inizi).
La soluzione ai tuoi problemi è più vicina di quanto pensi.
Ti sei chiesto perché tutte le persone che passano davanti al tuo negozio (o sito) non si fermano a guardare le vetrine? Non entrano a chiedere informazioni? Non acquistano nulla?
Ti sei chiesto che impressione dai ai tuoi potenziali clienti? Come ti vedono? Sei trash o femme fatal? Sei saccente o buzzurro? Insomma, se il tuo brand fosse una persona in carne ed ossa, quanti gli farebbero la corte e quanti lo eviterebbero come la peste?
Se vuoi evitare un sondaggio tra il pubblico (compresi fan, follower, amici, parenti e conoscenti) perché ne temi il risultato, prova a dare un’occhiata alle tue vetrine. Sono identiche a quelle di tutti gli altri, vero?
Allora comincia subito a rimetterle in discussione! Rendile vive, rendile uniche; non mostrare solo i prodotti; gioca di fantasia e attira l’attenzione, puntando all’essenza. Guardando la tua vetrina, la gente deve fermarsi perché incuriosita o interessata.
Uno stile sobrio e naturale è di certo un punto a tuo favore: ti permette di essere apprezzato realmente per ciò che sei e per la qualità dei tuoi prodotti e servizi.
Ma far fermare le persone è solo la prima parte del restyling. Il passo successivo è far si che le persone entrino a chiedere informazioni. Qui entrano in campo professionalità e competenza (accompagnate da una buona dose di gentilezza), ma senza fronzoli, senza additivi, sempre con una predilezione per il genuino e il naturale.
[Tweet “Due gocce di profumo ti rendono desiderabile; tre o più, assolutamente detestabile.”]
A questo punto, arriva il momento clou. Devi aver già capito esattamente quale sia il bisogno (o meglio la sensazione) da appagare e giocare bene le tue carte.
Attenzione: questo non vuol dire per forza guadagnare denaro contante. Potrebbe significare anche guadagnare in fiducia e investire sul futuro.
Nessun investimento sul proprio futuro è una perdita di tempo e denaro: tu sei un albero che con le dovute cure e attenzioni darà quintali di ottimi frutti.
Seguendo questi 3 semplici principi, ogni brand può migliorare la sua condizione. Non omologarsi, non appiattirsi, ma guardare le stesse cose con occhi diversi: è questa l’unica vera arma vincente per i tuoi affari.
Io sono pronta a scommettere su di te e tu? E se sei alla ricerca di idee.. parliamone nei commenti!
5 Comments
grazie, ottimo articolo come sempre. Noi stiamo cercando di lanciare un e-commerce di prodotti cosmetici di alta qualità, ecco il sito http://www.lexoryitaly.com cosa ne pensi?
Ciao Luigi,
io ho dato un’occhiata al sito.. se mi contatti in privato vorrei farti un paio di domande, prima di dirti cosa penso 😉 info@cinziadimartino.it
Grazie ^_^
Allora, finalmente posso rispondere in maniera più rispettosa di quanto
non abbia fatto finora, incomincerei col dire che è una ottima idea il
fatto di non guardare direttamente (indirettamente va bene, si deve pur
campare non siamo mica tutti Van Gogh) il lato economico i più grandi
scrittori non l’hanno mai fatto, che poi siano stati ricoperti d’oro è
un altro dire ed è dipeso secondo me da molte cose non ultima la Fortuna
con la F maiuscola come è successo a chi ha scritto Potter o chi ha
disegnato I Simpson, che adesso sono diventati delle vere e propie icone
sociali. Guardare con gli occhi di chi deve guardarti cioè
immedesimarti è eccellente anche se non sempre si indovinano i gusti di
tutti ma ”de gustibus non ….ecc. ecc., io direi che è fondamentale
essere più obbiettivi possibili verso se stessi farsi domande tipo ‘che
altre soluzioni adotterei? come succede ad un arredatore, un architetto
d’ambiente o come giustamente hai detto (o fatto intendere) ad una
Vetrinista, pensa che non propio ogni giorno ma quasi, deve far fare la
parte del bel fiore alla vetrina che attirerà le api che sicuramente
arriveranno se ben stimolate visivamente a quel punto o tiriamo fuori il
miglior prodotto di noi o non torneranno più è chiaro (un fiore aspetta
aspetta e aspetta non può fare altro non ha gambe e deve puntare il
massimo sullo stimolo visivo ed ha una sola occasione per ape ) è per
questo che secondo me siti come Pinterest attirano di più di tutti gli
altri social, lo stimolo visivo è il più potente stimolo che c’è poichè è
immediato, diversamente da chi deve scrivere per stimolare, ma è da
dire che tanto veloce colpisce tanto va via invece chi legge di solito
si affeziona perchè usa la fantasia o si immedesima, infatti, se io
guardo un quadro lo vedo lo osservo lo squadro lo rimiro ma non lo
immagino invece quando leggo (e questo vale per tutti) ognuno trova
qualcosa di diverso da immaginare visivamente cioè cerca di portare
l’esempio scritto nella propia vita, molte volte infatti accade che
leggendo in qualche libro in qualche riga ci ritroviamo noi stessi
propio perchè ci immedesimiamo lo viviamo insomma è questa la difficoltà
grande del creare interesse come dici tu ‘la Curiosità’ che è niente di
più niente di meno quello che deve fare p.es. il direttore,
caporedattore o chi per loro di un giornale quando va in cerca di titoli
sensazionali che creino curiosità immediatamente a leggere l’articolo
proposto non c’è una seconda occasione (potremmo avere il miglior
articolo o il miglior scoop di questo mondo ma con un lancio sbagliato
sai che tragedia) in poche parole si comporta come il fiore per
attirare l’ape che arriverà di sicuro e se gradirà leggerà e trasporterà
ovunque il polline = il passaparola (andate andate li che c’è buon
polline). Detto questo il risultato è il miele ( cioè denaro in via
indiretta 🙂 Chiedo perdono per la lungaggine e spero di esserti stato utile 😀
o.O grazie Luigi! In quanti tweet avresti splittato questo commento?! Grazie di aver scritto direttamente qui ^_^
L’allegoria del fiore e dell’ape mi sembra valida, soprattutto nell’ottica di poter poi raccogliere una discreta quantità di miele 😉
A conti fatti posso dirti che hai interpretato esattamente il concetto che avevo posto alla base del mio articolo 🙂
Grazie Luigi: è davvero un piacere poterti leggere direttamente da qui 😀
Avevo detto che incominciavo a organizzarmi per poter rispondere meglio e quando fosse possibile. Credi il piacere è mio, sei sempre stata molto gentile ( e lo sei ancora è ) ^_^