Ah il Blog, croce e delizia di ogni (personal) Brand! Lo sapevi che dal 2012 al 2013 siamo passati da 42 a 62 milioni di blog aperti sul web? 20 milioni di nuovi blog in un solo anno. Direi che sono un bel numero.
Ma quanti di loro sopravvivono al primo anno di vita? Pochi, pochissimi.. forse anche meno.
Perché non sono solo i contenuti (di qualità) che assicurano una vita lunga al blog, ma.. tante altre “piccole” chicche che fanno la differenza. Mi chiedo: tu le hai già prese in considerazione?
Cominciamo con l’ovvio, la base imprescindibile della creazione di un blog. No, mi dispiace, non è il fatto che tu o il tuo brand ne abbia bisogno, né il fatto che te lo abbiano chiesto espressamente i tuoi clienti più fidati, né che te lo abbia suggerito il cugggino.
Cura l’ortografia e scrivi come mangi (e soprattutto ricorda le buone maniere a tavola). Non parlo delle piccole sviste e degli errori di battitura (che comunque non devono far parte dei tuoi articoli), ma di tutta la serie di utili suggerimenti di cui si è occupato Riccardo Esposito proprio in questi giorni: se non hai già letto il suo articolo, ti consiglio di farlo adesso Scrivere online: essere credibili con pochi, semplici trucchi.
“Mi trovi online su www.agjhacelmosfrt.net”
Se il tuo dominio somiglia (anche vagamente) a quello qui sopra, sappi che hai commesso un errore. Un grosso errore.
Il nome di dominio è il primo passo verso la credibilità, anticamera dell’autorevolezza: non puoi permetterti passi falsi. Devi fare la scelta giusta. E per fortuna non è complicato come sembra.
Se sei un personal brand italiano, il dominio è d’obbligo: nomecognome.it; se ti chiami Mario Rossi è ovvio che tu debba cercare di ovviare alla doppia concorrenza spietata che devi sopportare (gli omonimi e i competitor) e allora puoi giocare di fantasia, aggiungendo qualche elemento al nome che possa renderti unico agli occhi (e alle orecchie) degli altri.
Non essere avventato nell’acquisto. Una volta trovato il nome, ripetilo ad alta voce, masticalo e scrivilo, dettalo ad un bambino: evita parole straniere, non inserire numeri e evita le cacofonie. Scrivi come mangi!
Ripeti con me: Responsive. Senti l’armonia che si spande nell’aria? Solo ripetere la parola ha un effetto rilassante, vero? Non posso fare altro che darti ragione: con un sito Responsive puoi rilassarti e non preoccuparti più di Chi vedrà Cosa e Come da Dove.
Con un tema Responsive, tutti vedranno il tuo sito nel modo migliore, in base al dispositivo da cui lo visiteranno. E tu non dovrai più richiedere mille interventi per sistemare la visualizzazione per mobile, né gli utenti dovranno zoomare sulle singole colonne del tuo blog per leggerne i contenuti. Tutto sarà a portata di mano, in modo semplice e cristallino.
Dì la verità: ti piacerebbe vedere la tua faccia tra i risultati di Google? E allora non perdere tempo e configura subito la tua Authorship.
Hai fatto caso che quando fai una ricerca, tu stesso tendi a cliccare sui risultati che sono accompagnati da una faccina sorridente e professionale? Allora non perdere tempo: vai a scattarti subito un bel primo piano, luminoso e sorridente, da utilizzare al posto della foto attuale del tuo miglior amico a quattro zampe.
Integra MailChimp nel tuo blog (scarica il plugin) per gestire al meglio i moduli di contatto e soprattutto le liste di iscrizione al tuo blog.
Anche se scrivi per pura passione, non sottovalutare mai la possibilità di costruire la tua personalissima mailing list: raccogli i dati, anche se oggi non ti sembra che ti siano utili. Verrà giorno in cui mi ringrazierai per non aver perso tempo a raggiungere l’obiettivo dei primi 500 seguaci 😉
Posso dirti per esperienza personale che non esiste esperienza peggiore che rimanere ammaliati da un articolo e… non trovare nella pagina un solo pulsante per la condivisione social.
E poi scusa, non ti farebbe piacere vedere schizzare i numeri di visualizzazioni, commenti e interazioni varie ed eventuali? E allora organizzati!
Io ho puntato sul classico dei classici AddThis in collaborazione con Flare [mi piace troppo la barra di condivisione fluttuante]. Perché non utilizzo solo Flare? Perché da alcuni dispositivi ho notato qualche problema di resa e ho preferito mettermi al sicuro.
NB. Se decidi di provarlo anche tu, mi fai sapere se riscontri il problema? Grazie 😉
Ogni tanto, magari quando la creatività stenta a palesarsi, rivedi i tuoi contenuti. Troverai di certo due o più articoli dedicati allo stesso argomento! Rivedili in chiave qualitativa: fondili insieme e riproponi così un unico articolo ma più completo.
Quando inizi l’avventura di un blog hai (più o meno) chiara l’idea degli argomenti che hai intenzione di trattare. Focalizzati su quelli!
Strafare non serve a darti maggiore visibilità e risalto: meglio scrivere di argomenti che conosci a menadito che azzardare nuovi percorsi che non sai dove andranno a parare.
Hai idea di cosa sarà la navigazione del tuo blog quando avrai centinaia di articoli? Te lo dico io: un delirio.
E cosa succede se lasci il lettore in balia dei contenuti? Leggerà il singolo articolo che gli è stato segnalato sui social o via newsletter e poi… continuerà per la sua strada, abbandonando il tuo blog.
Ma magari tra i tuoi articoli ce n’era qualcun’altro che gli sarebbe stato più utile. Già, ma chi glielo deve dire al lettore? Indovina indovinello… TU!
Se non hai già inserito nel tuo blog il plugin che mostra gli articoli correlati alla fine di ogni post, ti consiglio di farlo adesso!
Non crederai ancora alla favoletta che chi arriva sul tuo blog, non ne esce più solo perché hai inserito la sezione articoli correlati alla fine di ogni post? O perché utilizzi il plugin degli articoli più letti nella barra laterale?
Certo, sono elementi che aiutano i lettori ad approfondire gli argomenti, ma.. che ne diresti di provare ad inserire i link ad altri articoli (tuoi o di altre fonti) direttamente all’interno del testo?
Fai la prova e verifica i risultati in termini di click e visualizzazioni. Io sono certa che noterai un miglioramento dei numeri. Fammi sapere 😉
Non ha importanza se nella barra laterale del tuo blog hai già inserito le varie sezioni “Seguimi su…“, sono sezioni di passaggio per il lettore che arriva sul singolo articolo. E se tra i lettori ce n’è qualcuno che non ti conosce e non sa chi sei e cosa fai? Non sperare che lo scopra da solo (non è detto che voglia dedicarti il suo tempo oggi – ma se abbandona il blog, non è detto che torni).
Ti propongo di inserire una sezione dedicata all’autore (io uso lo Starbox Author plugin) in calce ai tuoi articoli. Una sorta di firma che permette, a chi non ti conosce ed è passato dal tuo blog per puro caso, di leggere una tua smart bio e connettersi a te tramite i vari account social a disposizione.
E se proprio vuoi esagerare, non perdere l’occasione di incrementare la tua newsletter, inserendo il modulo di registrazione in calce alla firma in calce all’articolo ^_^
In alternativa, puoi anche pensare di sfruttare questa posizione per incrementare i download delle risorse che hai creato per i tuoi lettori.
Insomma sfrutta la posizione per promuovere il tuo (Personal) Brand 😉
Ovvio che la lista non è (e non vuole essere) esaustiva. Diciamo che in ordine di importanza secondo me queste sono le prime 11 cose che non possono mancare in un blog!
Tu avresti seguito altre priorità? Se ti va, ne parliamo nei commenti. Nel frattempo, Have Fun & Share It 😉
1 Comment
Cerco di seguirli un po’ tutti