[Articolo scritto a 4 mani con Riccardo Esposito]
Le nonne dicono sempre che c’è un abito per ogni occasione. E col tempo abbiamo imparato a dar loro ragione. Perché se è vero che l’abito non fa il monaco, è altrettanto vero che anche l’occhio vuole la sua parte.
E il concetto rimane valido applicato al mondo dei blogger.
Partiamo da un presupposto: se sei interessato al blogging professionale (molto probabilmente) sei un’azienda o un freelance che vuole sfruttare uno degli strumenti più potenti nel mondo digitale per costruire o migliorare il proprio (personal) brand.
Ma il blogging non è fatto di eccellenze occasionali: un articolo per quanto attraente, trascinante, interessante e condivisibile possa essere non determina il successo di una vita. Piuttosto rimane un episodio additato come casuale e fortuito.
Quello di cui hai bisogno è invece una serie di piccoli accorgimenti che fanno la differenza tra un blogger e il blogger perfetto.
I dettagli di cui parliamo servono da un lato a definire, costruire, identificare e rafforzare il tuo brand e dall’altra a ideare, creare, ottimizzare e pubblicare contenuti indimenticabili per i lettori.
Per emergere nella SERP di Google, ricordati di scegliere con cura le tue keyword. E poi di dimenticarle. Sì, proprio così. Quando scrivo un articolo io dimentico tutte le storie relative alla keyword density. Il motivo? Te lo dice la guida di Moz:
Many SEO tools still feed on the concept that keyword density is an important metric. It’s not. Ignore it and use keywords intelligently and with usability in mind.
Preferisco individuare l’argomento e studiare le persone (e le relative discussioni) che si occupano di quel tema. E, ben inteso, non per fare una copia carbone delle parole o delle frasi ma per fare in modo che il mio testo usi un linguaggio (stile, tone of voice, parole, termini, ritmo) simile. Il resto è una conseguenza.
Se scrivi bene per le persone scrivi bene per i motori di ricerca: un testo leggibile e accattivante, capace di muovere le leve giuste, viene condiviso centinaia di volte su tutti i canali, viene passato nelle chat, via email e nei forum. Viene preso come riferimento e linkato nei blog. Questo è fare SEO, giusto?
Hai presente quei risultati di ricerca su Google accompagnati da un’immagine (quasi sempre un volto sorridente) in miniatura? Bene, Google la chiama Authorship e serve a incastrare la tua credibilità (e professionalità) al vasto mondo del web. Stai tranquillo, non è complicato come sembra: si configura in 5 minuti e ti consiglio di farlo al più presto perché… avanti, lo sai. Non è forse vero che tu stesso prediligi i risultati con la foto sentendoli più “affidabili e professionali”? Ecco. Appunto.
Ma una bella faccia non basta a meritarsi un click. Devi impegnarti di più e strutturare bene i tuoi titoli. Questo significa lavorare sodo con ingredienti che conosci bene: informazione ed emozione.
Un titolo efficace deve soddisfare un presupposto fondamentale: deve suggerire immediatamente il tema del post, e lo deve fare con parole semplici. Farsi capire è il primo Step, ma questo principio non deve appiattire i tuoi titoli.
Per questo devi inserire un pizzico di emozione anche nei titoli. Parlare solo ai motori di ricerca è sbagliato, lo stesso vale per i giochi di parole: l’occhio distratto si muove su serp, bacheche Facebook e Twitter. Non puoi permetterti di perdere tempo.
L’utente è finalmente atterrato nel tuo blog. Ed è in questa fase che entra in gioco l’header, una delle aree fondamentali: il lettore deve individuare immediatamente il nome del tuo spazio web e il core business della tua attività. Per questo è utile inserire un sottotitolo che racchiuda, in sintesi, gli argomenti che sviluppi nei post.
E se puoi, nell’header, metticci la faccia! Serve a identificare te e il tuo blog come un’unica entità: ti aiuta a rafforzare il tuo (Personal) Brand.
A questo punto, tutta l’attenzione del lettore è puntata sull’articolo. E siccome è il tuo articolo deve parlare anche di te. Al bando l’impersonalità: ogni paragrafo, ogni riga deve essere un omaggio al tuo stile.
Mettici l’anima, racconta storie, rendi partecipe il lettore e ispiralo, emozionalo e intrigalo. Con le parole e con le immagini: ricorda che l’immagine giusta, quella che parla agli occhi e al cuore del lettore, può portare i tuoi contenuti in giro per il web in modo molto più veloce.
Se il lettore è arrivato fino alla fine del tuo articolo, sfrutta il momento: batti il ferro finché è caldo! Proponi i principali pulsanti di condivisione social, e non solo quelli più famosi perché non puoi sapere quali account usa chi ti ha appena letto.
Rendi tutto semplice: evita richieste di autenticazione e popup che chiedono autorizzazioni, ma usa i bottoni ufficiali. Possibilmente con il counter per sfruttare la forza della riprova sociale.
Dopo la condivisione, il passaggio successivo è il commento. Vale lo stesso discorso dei pulsanti social: facilita il processo con un modulo semplice ed efficace, senza autenticazioni e capcha diabolici che allontanano anche l’utente più motivato. I commenti sono il motore del tuo blog: rendi ogni azione più semplice possibile.
E così sei stato trovato, scelto, letto, condiviso e commentato, ma non è ancora finita! Hai ancora un altro paio di colpi in canna e devi giocarteli al meglio per massimizzare i tuoi risultati, assicurandoti il titolo di blogger perfetto!
BonusTip #1 | Prevedi il modulo di registrazione alla newsletter.
[message type=”ok”]Mantenere il rapporto con i tuoi lettori è importante e con la newsletter puoi entrare nella casella di posta elettronica con contenuti più articolati di quelli che condividi con i social.[/message]
BonusTip #2 – Nella sidebar configura i tuoi canali social
[message type=”ok”]Ovviamente quelli su cui sei presente e attivo. Inserisci i widget ufficiali e cerca di preservare l’equilibrio del tuo blog: meglio evitare una eccessiva confusione nella sidebar, inserisci solo i badge importanti.[/message]
BonusTip #3 – Cura la pagina dei contatti.
[message type=”ok”]Un blogger professionista segue due regole: la pagina dei contatti deve sempre facile trovare; la pagina dei contatti deve essere accogliente e curata. Di solito invece non contengono testo, non hanno descrizioni, propongono solo un modulo primordiale… sono il male assoluto![/message]
Questo è l’outfit del blogger perfetto diviso in sei punti chiave e qualche bonus Tip. E adesso dicci: hai qualche consiglio da aggiungere? Sei pronto ad assicurare un’esperienza unica ai tuoi lettori?